Quando l’esultanza è un marchio: per il Daily Mirror vince «little airplane» Montella

montella

Il Messaggero (B.Saccà) – Con una buona dose di cultura calcistica, e un filo di ironia, il blogger del londinese Daily Mirror, Jack Lang, ha stilato una classifica delle migliori 30 esultanze dei calciatori. «Marchi registrati», si legge nel titolo. Insomma, le esultanze più conosciute e riconoscibili del mondo del pallone.

Molte, a ben guardare, sono le firme italiane. Così, in vetta alla graduatoria, ecco volare naturalmente il talento del «little aeroplane», vale a dire dell’aeroplanino ex giallorosso Vincenzo Montella. Un’esultanza elegante, originale, capace di emozionare e in definitiva di tramutare l’Olimpico in una succursale di Fiumicino. Per capirsi, solo nelle stagioni romaniste, Montella è decollato per 103 volte. In terza posizione si agita invece la «mano pazza» di Luca Toni, quel gesto che sembra voler avvitare l’orecchio, o magari urlare «Ci sentite da qui?». E, ancora, non poteva certo mancare Jonas Gutierrez, che in genere ama festeggiare i gol indossando una maschera dell’Uomo ragno. All’ottavo posto si affaccia Fabrizio Ravanelli, sempre pronto, negli anni Novanta, a coprirsi il viso con la maglia non appena indovinata la via della porta.

Finita? Neppure per idea. D’altronde la classifica accoglie pure Giampaolo Pazzini e le sue dita a indicare gli occhi, e soprattutto il pollice in bocca del capitano romanista Francesco Totti, dodicesimo. Laconico (e forse addirittura poetico…) il commento di Jack Lang: «È Totti. E non devo giustificare». Rimanendo nel tema legato ai romanisti, nella galleria hanno trovato una cornice anche l’ex Fabio Borini, l’inventore della mano a coltello tra i denti; e la mitraglia di Gabriel Omar Batistuta, ricordi profumati di scudetto.

E non basta: perché la panoramica prosegue e abbraccia fra gli altri il violino mimato da Alberto Gilardino, il salto mortale del laziale Miroslav Klose, il bacio di Raul all’anello, il volo d’angelo di Jurgen Klinsmann, lo storico braccio alzato di Alan Shearer e perfino la danza del robot di Peter Crouch. Ultima, e forse non per caso, la «chicken dance»: la danza del pollo di Kevin Nolan del West Ham. Che cosa non si fa, per un poco di notorietà…

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