Più United di così non si può

mourinho2

Il Messaggero (M.Ferretti) – L’essere stata inserita in seconda fascia, al momento del sorteggio di Montecarlo, non deve trarre in inganno: la Roma è più forte, molto più forte di tante squadre che sono state inserite nella prima fascia. Luciano Spalletti si è ritrovato in Serie B per colpe non sue, ma legate al pessimo rendimento della squadra negli anni passati; un flop continuo che ha abbassato in maniera pesante il ranking del club di Trigoria. Ecco perchè dando un’occhiata alla lista della partecipanti all’Europa League e valutato lo spessore di questa o quella società, si ha la sensazione che il gruppo di Spalletti possa, anzi debba puntare con decisione alla vittoria finale. Alzi la mano, del resto, chi è convinto che il potenziale della Roma non sia in grado di portare la squadra alla finale di Stoccolma. Certo, ci sarà sempre bisogno della Roma vera, non quella balbettante e orrenda vista contro il Porto; una Roma che metta in campo tutte le sue energie, tecniche, tattiche e mentali. Con un comportamento diverso, anche il superamento del primo girone diventerebbe ostacolo insormontabile. La Roma ha il dovere di tentare di vincere l’Europa League: qualora ci riuscisse, darebbe (finalmente…) corpo a tutte le ambizioni di grandezza che vengono sbandierate, invano, dall’estate del 2011. Nessuno, insomma, deve pensare che la seconda competizione continentale sia un traguardo di seconda mano e che, quindi, andare avanti o meno sia la stessa cosa. Spalletti e i suoi giocatori, con l’apporto della sempre più nutrita dirigenza, hanno l’obbligo di marciare più avanti possibile, per rispetto di una tifoseria che da anni ormai vede vincere soltanto gli altri. Chi, sulla carta, potrebbe realmente impedire alla Roma, alla vera Roma, di correre spedita fino a Stoccolma? Il Manchester United, solo lo United l’opinione comune. Vero? Possibile.

SPECIAL ONE – Josè Mourinho ha a disposizione una rosa super, nettamente migliore di quella della Roma, e – a ragione – la squadra di Ibra, Pogba e Rooney deve essere considerata la più forte, quindi la favorita, della competizione. Le altre, tutte le altre non sembrano così superiori alla Roma, alla vera Roma. Mou contro Spalletti, allargando il discorso. I due, si sa, non si stimano; anzi, si stanno pesantemente sulle scatole. Presuntuosi e permalosi come sono, sarebbe impossibile immaginare un rapporto diverso. Se/quando si incontrano fanno finta di volersi bene, una stretta di mano, un sorriso di circostanza e via. Poi, però, la verità è un’altra, ed è fatta di battute, battutine e frecciate che i due, non solo ai tempi di Inter e Roma, non si sono mai risparmiati. E basta ricordare il leggendario “zeru tituli” sparato dal portoghese nella primavera del 2009 per sottolineare la pochezza della Roma (non solo della Roma, a dire il vero), in quel periodo allenata da Spalletti, per averne un’immediata conferma. L’ennesima sfida dialettica a distanza tra i due non è ancora cominciata, e chissà se mai comincerà, ma, ne converrete, non sarebbe male. Chi, oltre al Manchester United? Il Villarreal, forse. Oppure lo Schalke 04 o lo Shakhtar e lo Zenit. E l’Inter, se dovesse trovare una quadratura tattica. Le altre, tutte le altre non sono così facilmente individuabili come migliori della Roma, della vera Roma. I bookmakers hanno aperto le scommesse riservando la quota più bassa per la vittoria finale proprio allo United dello Special One, ma alle spalle della squadra inglese c’è la Roma. E, si sa, i bookmakers non fanno mai le cose a caso. Intanto, c’è da giocare, senza pensare troppo a quello che potrebbe essere ma concentrandosi soltanto su quello che è. Evitando, innanzi tutto, di fare altre pessime figure.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti