Più polizia e metal detector, sarà un campionato blindato

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Repubblica.it (F.Bianchi) – Due partite non giocate (Belgio-Spagna e Germania-Olanda), blindatissima l’amichevole di Bologna fra Italia e Romania e adesso il campionato di serie A che riprende: c’è da essere preoccupati? Alberto Intini è il presidente dell’Osservatorio dl Viminale, che ha grandi poteri (anche di non fare giocare le partite nei casi estremi o di giocare a porte chiuse). Tiene un profilo basso perché alzare i toni adesso sarebbe pericolo e organizza le misure di sicurezza per la serie A: più poliziotti nel weekend, più metal detector. Più attenzione ai filtraggi, aumentati anche gli steward. Tre le partite che avranno “elevati profili di rischio”: Juve-Milan, Fiorentina-Empoli e Verona-Napoli. Il capo della polizia, Alessandro Pansa, con una direttiva ha chiesto di “emplementare” i controlli nei luoghi di aggregazione (che sono tantissimi): ma ci sono anche problemi seri di uomini e di mezzi, le spese per la sicurezza sono state tagliate negli ultimi tempi. Dove sono i metal detector per controllare decine di migliaia di persone? La polizia è richiesta di uno sforzo immane, e la scelta dei tedeschi di sospendere la partita è un precedente pericoloso, rischia di fare il gioco di chi vuole scatenare il terrore. Si giocherà in serie A ma non sarà un weekend facile, i nostri servizi non hanno captato motivi tali per chiedere la sospensione del campionato. Ma l’attenzione sarà altissima.

Francesco Tagliente, ex responsabile Osservatorio ed ex questore di Firenze e Roma, ora spiega che “è necessario mettere in sicurezza le partite del nostro campionato, più che non giocare“. Come? “Maggiore attenzione, anche con l’impiego di metal detector e sistemi di sorveglianza su ciascuno dei varchi di accesso“. Ricorda che l’Italia negli anni ha “gestito il terrorismo”. Inoltre, Tagliente si è occupato con Roberto Massucci, della sicurezza durante le Olimpiadi invernali 2006 di Torino, ultima grande manifestazione: era stata creata una struttura apposita, un tavolo cui facevano parte anche i servizi stranieri. Venivano filtrate decine di segnalazioni con fermezza, tanto che Tagliente fu elogiato anche dagli americani nella persona di Rudoph Giuliani e proposto dal Ministro degli Interni dell’epoca, Pisanu, alla promozione a dirigente generale. Un ruolo importante, a Torino, lo ebbe anche la nostra “Intelligence” (Sisde e Sismi). La collaborazione coi “colleghi” stranieri fu decisiva per la gestione di un evento così complesso e delicato. E la Nazionale italiana di calcio come si può, e deve, difendere? “Gli azzurri hanno sempre avuto la massima attenzione da parte del Viminale: oggi al responsabile della sicurezza della Nazionale è richiesto un ulteriore impegno in relazione agli scenari che si presenteranno nei vari Paesi dove la nostra Nazionale sarà impegnato“. Già in passato il Viminale mandava un buon numero di agenti, specialisti di ordine pubblico, al seguito degli azzurri: in Francia, agli Europei del prossimo giugno, ci saranno anche esperti di terrorismo. Lo scenario è cambiato. In peggio purtroppo.

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