Nura è solo l’ultimo stop. A Trigoria niente rischi

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La Gazzetta dello Sport (F.Oddi) – Nura, è giallo: il 18enne terzino destro nigeriano, quello che Sabatini una settimana fa definì «un fenomeno», pronto a giocare «già da domenica», è fermo: mercoledì ha saltato la Coppa Italia Primavera, e non è a disposizione di Garcia, che pure lo aveva portato in panchina già tre volte, e a Bologna avrebbe fatto poker, vista l’emergenza-esterni. Tutto nasce dalla visita per il rinnovo dell’idoneità, sostenuta nei giorni scorsi all’istituto di medicina sportiva del Policlinico Gemelli: serviranno altri accertamenti. Un istituto d’eccellenza in Italia, che rivendica la strada – che la Roma, scegliendolo, condivide pienamente – di una prudenza totale: al primo dato anomalo, il calciatore viene fermato.

E se il dato arriva dai test cardiaci, lo stop rischia di essere lungo. Alla Roma è già capitato negli ultimi anni: il caso più famoso è quello di Lorenzo Pellegrini, arrivato in A (Sassuolo) nonostante i mesi di inattività forzata quando stava con gli Allievi, ma ce ne sono stati un’altra mezza dozzina, tra cui un paio di ragazzi convocati per la gara di oggi della Primavera col Pescara. Tutti tornati a giocare: a volte si è reso necessario l’intervento, spesso i dati anomali sono rientrati da soli, dopo esami più approfonditi. Ma su certi temi la Roma non vuole correre il minimo rischio.

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