Nainggolan, il gol manca da 4 mesi ma gli assist vincenti sono 7: è lui il miglior “rifinitore” della Roma

Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – Il cambio di marcia. Basta un segnale e tutto cambia. La Roma farraginosa e rattrappita del primo tempo col Toro si trasforma nello schiacciasassi del secondo: intensa, aggressiva, a tratti travolgente. Quasi irritante per un avversario inerme, costretto all’inevitabile resa. E il segnale lo dà il mister, Eusebio Di Francesco, che durante l’intervallo ordina lo spostamento di una sola pedina: Nainggolan più alto, gli altri due mediani bassi a protezione della difesa. La squadra, d’incanto, ritrova i ritmi giusti e l’ideale sinfonia collettiva. Stravincendo la partita.

Già, non sono i numeri a far (tutta) la differenza. E’ la testa, sempre e comunque. Ma la testa, soprattutto se “deboluccia”, va aiutata e supportata. E una semplice scelta tattica, se condivisa dal gruppo, può far scattare qualcosa. Convinzione, fiducia nei propri mezzi, consapevolezza che sì, con una disposizione in campo più adatta alle caratteristiche dei singoli, si può svoltare. E ancora una volta, come già accaduto nelle ultime settimane, il 4-2-3-1 ha portato frutti importanti. L’uomo chiave? Lui, l’ex ma non del tutto ex mediano, riscopertosi trequartista incursore a seguito di una delle migliori intuizioni della carriera di Luciano Spalletti. Il Ninja ha messo da parte i primi 45’ incolori e grigi col Toro, ai limiti dell’inguardabile, sfoderando una ripresa da grande giocatore. Quale lui è. Quale lui deve essere sempre, viste le esigenze e le ambizioni della Roma.

Gli manca il gol, è vero. Ne ha segnati solo due quest’anno: al Verona, a settembre, e nel derby di novembre con la Lazio. Nel 2016-2017 chiuse a 14 reti complessive, 11 in campionato. Ma se l’apporto sul piano realizzativo è calato, sta aumentando significativamente il contributo in termini di assist. Nel torneo scorso, il belga confezionò un totale di 5 passaggi vincenti. Ora, con i due di ieri, siamo già a 7: nessun altro romanista come lui. Kolarov, secondo miglior assist-man stagionale della squadra, lo “insegue” a quota 5. E’ un dato fondamentale, perché ci dice che Radja, negli ultimi 25 metri, può essere un elemento devastante per i gol (che inevitabilmente ritroverà) e per la capacità di mandare i compagni in porta. Lo ha fatto con Dzeko due volte in casa con Inter e Udinese, con Perotti a Udine e Firenze, con Under a Napoli e ieri con De Rossi e Pellegrini. Lucidità e precisione. Risultato? Eccellente. Pensare di tener lontano Nainggolan dalla porta, se non si fosse capito, è tutto fuorché un’idea illuminante e illuminata.

I 7 ASSIST IN CAMPIONATO DI NAINGGOLAN
2^ giornata: Roma-Inter (gol di Dzeko, provvisorio 1-0)
6^ giornata: Roma-Udinese (gol di Dzeko, provvisorio 1-0)
12^ giornata: Fiorentina-Roma (gol di Perotti, definitivo 2-4)
25^ giornata: Udinese-Roma (gol di Perotti, definitivo 0-2)
27^ giornata: Napoli-Roma (gol di Under, provvisorio 1-1)
28^ giornata: Roma-Torino (gol di De Rossi, provvisorio 2-0)
28^ giornata: Roma-Torino (gol di Pellegrini, definitivo 3-0)

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