Nainggolan, il calcio totale in un solo uomo

Radja Nainggolan è ad oggi il centrocampista più forte al mondo, pochi dubbi. Il belga è il giocatore che in questo momento è più capace di spostare gli equilibri in Serie A, non solo attraverso i gol che, per inciso, sono quasi in doppia cifra nella magica stagione del ragazzo di origini indonesiano. L’ascesa al vertice del 28enne ha radici molto profonde e diverse da quello che è oggi il percorso di maturazione toccato dall’ex Cagliari. Il primo a conoscere la sua evoluzione tattica è stato proprio l’allenatore contro il quale ha segnato una doppietta da urlo da fuori area, Stefano Pioli.

Ai tempi del Piacenza il Ninja era un terzino, poi centrocampista centrale, fino ad attaccante esterno. Ed è proprio attraverso quest’ultima collocazione tattica cucitagli addosso da Spalletti che il belga è riuscito a migliorare enormemente il suo rendimento in zona gol trasformandosi in un centrocampista totale. Merito del tecnico toscano, che lo ha spostato qualche metro più avanti, dal ruolo di mezzala a quello di sostenitore di Dzeko defilato sulla sinistra, con dalla parte opposta Salah. E’ proprio da quella posizione che è riuscito a colpire per ben due volte l’Inter nel match decisivo per i nerazzurri in chiave Champions League, vincendo il duello di zona con Gagliardini, uno dei pari ruolo più in forma del campionato.

Per comprendere la portata della prestazione di Nainggolan, basti pensare che da 12 anni un giocatore della Roma non realizzava una doppietta da fuori area: un certo Francesco Totti. Un giocatore che racchiude in due piedi una moltitudine di qualità e che proprio per questo lo rendono il prototipo del giocatore moderno. Dinamicità, quantità e qualità, tecnica e potenza: il tutto condito da una leadership naturale che probabilmente lo rende oggi il vero capitano emotivo di una formazione che ormai vede Totti sul viale del tramonto.

Il centrocampista della Roma è l’evoluzione di ciò che negli anni hanno rappresentato leggende come Lampard e Gerrard, giocatori dal carisma infinito e capaci di unire in un solo uomo qualità complementari ed uniche. Il destino del romanista resta però in dubbio, come ampiamente prevedibile le richieste per lui arrivano da alcuni dei migliori club al mondo: in particolare c’è il Chelsea di Antonio Conte su di lui, dai tempi della Juventus grande estimatore del centrocampista. Eppure c’è chi del Ninja n.4 sembra poterne farne a meno, il Belgio: non è un punto fermo della Nazionale, almeno fino ad oggi.

L’Inter tre anni fa ha perso un’occasione irripetibile, soprattutto per Thohir. Un Presidente indonesiano che aveva l’opportunità di portare nella Milano nerazzurra un giocatore indonesiano: all’epoca al Cagliari, con un costo che in quel momento fu invece riservato ad Hernanes. Corsi e ricorsi storici: qualche anno dopo quello stesso ragazzo ha forse tagliato definitivamente i sogni di Champions League della squadra nerazzurra.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti