Montemurro: «Roma Service, rotta sulla serie A»

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Il Tempo (V.Lo Russo) – Ci ha creduto lui più di tutti. Da quando ha deciso di tuffarsi in un avventura che molti prima di lui avevano scartato a priori, non ha mai smesso di crederci. Oggi, il numero uno della Station Service Roma Volley Andrea Montemurro, neo promosso alla B nazionale non sembra neanche troppo incredulo quando pensa all’impresa realizzata dai suoi ragazzi. Si gode il suo piccolo sogno convinto che possa diventare più grande.

Qual è stato il momento esatto in cui ha pensato che ce l’avreste fatta?
«Paradossalmente, l’ho capito dopo la sconfitta con Civitavecchia, nell’ultima sfida del girone di andata. Quando sono entrato nello spogliatoio per parlare con i ragazzi, li ho guardati negli occhi, ho letto la loro delusione ma al tempo stesso la voglia di riscatto».

Una squadra giovane ma vincente. Come è possibile questo mix?
«Con una squadra molto giovane non è facile, ma per me è una condizione imprescindibile se si vuole andare avanti».

Quanto ha contato l’esperienza del tecnico?
«Mauro Budani ha fatto un lavoro fenomenale riuscendo ad amalgamare un gruppo eterogeneo composto da molti giovani e da giocatori esperti. Non era scontato. E poi tatticamente non si discute».

Futuro. Squadra da rifondare o solo da rinforzare?
«La squadra che ha vinto il campionato intendo confermarla in toto a parte qualche giocatore anziano che smetterà ma che farà parte della nostra famiglia come dirigente o come tecnico delle giovanili. Certamente verranno inseriti almeno 2-3 innesti di livello per fare il salto di qualità».

Quindi puntate alla serie A?.
«Assolutamente si. I giocatori si sono dimostrati all’altezza anche delle categorie superiori. L’obiettivo è quello di mantenere la leadership anche il prossimo anno».

Quindi servono giocatori che vengono dalla serie A? Volete ragazzi giovani, di Roma e la massima categoria? Più che un sogno sembra un ‘utopia, è realmente possibile?
«Dico di sì. A Roma c’è un bacino interessante e bisogna lavorare bene per scovare i talenti ed aiutarli a crescere».

La piazza romana è pronta per tornare ad abbracciare la pallavolo di livello?.
«Quest’anno mi sono reso conto che i tifosi stanno rispondendo, così come le scuole. Il problema potrebbe essere quello degli impianti».

Che non è poco…
«Già con una nuova giunta qualcosa potrebbe cambiare in questo senso. Noi vogliamo costruire un nostro palazzetto e già abbiamo individuato qualche zona ma ancora non c’è nulla di concreto».

È difficile trovare gli sponsor per uno sport minore?
«Più che tanti soldi ci vuole un’ottima gestione del denaro. Gli sponsor li troviamo e anche la visibilità. Voglia di investire c’è, tutti questi ingredienti devono essere solo messi insieme».

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