Montella. Nella Capitale ha lasciato il cuore

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Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La sua casa è rimasta a Roma. Da quando era calciatore si è innamorato dei languidi inverni di Casal Palocco, la villa con piscina nella lingua di terra che si spinge fino al mare, che da anni è diventato il quartier generale dei calciatori della Roma. La casa di Vincenzo Montella è ancora lì, è lì che oggi sono rimasti il fratello e la cognata. E’ lì che l’Aeroplanino torna quando ha voglia di Roma. Non ha mai lasciato quella villa da quando la carriera di allenatore lo ha spinto a viaggiare. Prima Catania, poi Firenze, quindi Genova, infine Milano. La sua compagna Rachele Di Fiore lo ha seguito a Milano, come aveva fatto negli ultimi spostamenti, insieme ai due figli: Maddalena, che oggi ha otto anni ed Emanuele, che ne ha quattro. Il primo figlio Alessio, avuto dalla ex moglie Rita Iannaccone (sposata nel 1997), oggi ha diciassette anni e ha giocato fino a un anno fa nel settore giovanile della Roma. Era arrivato fino agli Allievi, era un attaccante esterno che aveva qualità, poi il paragone con il padre era troppo ingombrante, ha rifiutato anche l’ipotesi di andare alla Samp, quando l’Aeroplanino allenava a Genova e ha scelto di lasciare il calcio per andare a studiare negli Stati Uniti. Vincenzo ha mantenuto un buon rapporto con Rita, per sostenere la crescita del figlio. Insieme festeggiano ogni anno i compleanni del ragazzo. Alessio va d’accordo con i due fratellini, con i quali trascorre spesso le vacanze. La storia d’amore tra Vincenzo e Rita nacque ad Empoli, quando erano giovanissimi, ma naufragò nel momento di maggior fama di Montella, affermato giocatore della Roma e della Nazionale. La separazione (avvenuta ormai oltre dieci anni fa) fu un momento delicato della sua vita, ma poi con Rachele Di Fiore, proveniente dal mondo dello spettacolo, ha ritrovato l’amore. Nel breve periodo di inattività, i pochi mesi tra l’addio alla Fiorentina e l’accordo con Ferrero, Montella è stato spesso a Trigoria per seguire le partite del figlio e all’epoca il suo nome era stato accostato alla panchina della Roma, quando la posizione di Garcia cominciava a non essere più solida. Nel periodo di inattività Montella ha frequentato i suoi ex compagni, ha partecipato ad alcune partite per beneficenza. La presenza di Alessio, che oggi studia all’estero, lo spingeva più frequentemente a Roma. Perché Vincenzo è sempre stato una padre scrupolosissimo.

LA FESTA SCUDETTO – Vincenzo Montella era stato vicinissimo al ritorno in giallorosso due anni prima, ma dopo essere stato scelto per prendere il posto di Luis Enrique non si mise d’accordo con Baldini e Sabatini sui programmi. Ma la Roma è stata il suo primo amore da allenatore. Roma gli dato stabilità, per questo da quindici anni la sua casa è lì. In quella villa festeggiò il suo compleanno il giorno dopo la conquista dello scudetto e a un certo punto vide apparire a sorpresa Fabio Capello, che compie gli anni lo stesso giorno di Montella. I due avevano litigato la settimana precedente a Napoli. L’allenatore di Pieris fece finta di niente.

AMICO FRANCESCO – Il cordone ombelicale lega ancora Montella a Roma, dove ha vissuto gli anni migliori della sua esperienza di calciatore. Nel giorno di riposo torna spesso, ha molti amici e un rapporto strettissimo con il fratello. Ha mantenuto buoni rapporti anche a Trigoria. Con Totti, De Rossi, che sono stati suoi compagni di squadra, con Bruno Conti, che è stato un fedele confidente. Con Francesco si vede ancora, anche le mogli sono amiche. Lo ritiene insieme a Mancini il più forte compagno con il quale ha giocato. Ma da allenatore prenderebbe tutta la vita Veron, uno che a centrocampo fa la differenza. A Milano vive in zona centrale, ma un giorno tornerà ad abitare in quella villa, dove negli anni Settanta fu sequestrato il vecchio proprietario, un industriale del caffè.

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