Monchi: “Contro il Barcellona una delle chiavi è stata la fisicità. Quello che abbiamo vissuto allo stadio è indescrivibile”

Il direttore sportivo della Roma Monchi ha rilasciato una lunga intervista per commentare l’epica vittoria dei giallorossi sul Barcellona. I tre gol della notte dello stadio Olimpico hanno permesso a Di Francesco e i suoi di raggiungere un traguardo ottenuto soltanto una volta nella storia del club e il dirigente spagnolo, come tutto il club di Trigoria, è stato osannato anche in patria. Queste le sue parole al portale eleconomista.es:

Come ha vissuto la vittoria con il Barcellona?
Anche oggi continuo a rispondere ai messaggi della gente che si congratula per martedì. E’ stata un’autentica alluvione di dimostrazioni di affetto in meno di 5 minuti. Durante la settimana precedente sapevamo che avevamo le nostre possibilità. Una delle chiavi della vittoria è stata la fisicità, siamo stati primi su tutti i palloni contesi. Quello che abbiamo vissuto allo stadio è indescrivibile, e anche l’attaccamento dei giocatori con lo stadio in una felicità assoluta non sono capace di descriverlo. Non mi sono trattenuto nelle celebrazioni, ricordo di essere arrivato molto felice a casa e di essere andato a dormire molto bene.

Il suo lavoro…
Mi piace molto il mio lavoro. Ognuno ha il proprio modo di fare il proprio lavoro e sono tutti rispettabili. A me piace dare importanza al talento e alla formazione. Noto che sono migliorato ma ho bisogno di continuare ad apprendere giorno dopo giorno, specialmente dalla mia famiglia. Quando le cose vanno bene sei obbligato a mantenere i piedi per terra. Da bambino mi dicevano che bisogna avere pazienza per ottenere i risultati e la vittoria contro il Barcellona è una prova che non mi dicevano bugie. Non mi considero tanto importante, non è neanche qualcosa che mi disturba, ma se si usa è perché la gente mi rispetta, ed è qualcosa per cui si ringrazia sempre, ma si esagera….

Il suo metodo…
Economicamente parlando, prima di fare una mossa devi conoscere il club. Quando ho conosciuto bene la squadra ho iniziato a muovere i primi passi per soppesare le prime operazioni. Al Siviglia siamo partiti quasi da zero, alla Roma non è così, ha già fatto questa tappa. Non significa che non bisogna continuare a fare plusvalenze per continuare a crescere. Dopo 30 anni nel mondo del calcio ti rendi conto che ci sono momenti difficili, ma bisogna superarli. Se hai la coscienza serena, alla fine il tempo dà ragione. È essenziale trovare talenti che ci forniscano risultati sportivi eccellenti ogni giorno e in futuro anche aiutarci a generare reddito.

Il Siviglia…
Il Siviglia mi ha dato tutto come giocatore come direttore sportivo, sarò eternamente grato. Avrei voluto che il Siviglia avesse eliminato il Bayern.

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