Milan, voglia di Dzeko. Ma la Roma congela

TuttoSport (A.Pastorella) – La statistica che potete leggere nel dettaglio qua sotto, dice tanto, quasi tutto, su quelle che dovranno essere le priorità del Milan nel prossimo mercato. A prescindere, ovviamente, dei casi spinosi già all’ordine del giorno e che riguardano, essenzialmente, Donnarumma e De Sciglio. Una squadra che vuole competere a certi livelli deve sì avere una difesa che prende meno gol possibili, come dimostrano le ultime indicazioni in tema di vincitori del campionato, ma non può prescindere nemmeno da un grande bomber. Da un cecchino, insomma. E allora non può essere un caso se il Milan che da tre anni resta fuori dalle Coppe europee, stia ormai cercando dai tempi di Shevchenko un attaccante di razza, di quelli che se scendono sotto i 20 gol a stagione vuol dire che hanno fatto non male, ma malissimo. Al momento, invece, anche chi si barcamena intorno ai 15, viene considerato un mezzo salvatore della patria.

VERSO ROMA – Non è così, non può più esserlo. Non a caso quando si parla di attaccanti per il Milan, si parla di grandissimi goleador. Fin troppo, forse, almeno finché non si conosceranno le reali disponibilità economiche della nuova società. Fatto sta che ai già noti Aubameyang (27 gol finora in Bundesliga, 25 lo scorso campionato) e Morata (numeri inferiori, ma non gioca quasi mai titolare) si è ormai aggiunto anche il romanista Dzeko, che invece lotta per il titolo di capocannoniere in compagnia di Belotti, Icardi, Higuain e Mertens. Il Milan cerca di capire che intenzioni abbia il bosniaco, ma è evidente che alla Roma è ancora tutto terribilmente bloccato, in attesa che si conosca chi sarà il nuovo allenatore. Certo, difficile trovare, al mondo, un solo tecnico che non ritenga fondamentale l’apporto di Dzeko, giocatore completo e non solo finalizzatore o realizzatore. Resta però il fatto che qualsiasi strategia, al momento, è congelata in attesa di capire chi si sederà in panchina.

SI MUOVE LA DIRIGENZA – L’immobilismo obbligato non durerà però a lungo, visto che invece il club ha deciso di muoversi, e con grande tempismo, ingaggiando il ds Monchi. Proprio questa mossa, che potrebbe anche portare all’ingaggio come tecnico di Emery, ha fatto sì che scatenasse l’idea di uno scambio tra Dzeko e Bacca. Con Monchi, Emery e Bacca si trasferirebbe in giallorosso la colonna portante di quel Siviglia che ha vinto due Europa League consecutive. Ovvio, visto dalla parte romanista, sarebbe uno scambio ai limiti della follia: ma nel mercato tante volte subentrano motivazioni ulteriori rispetto alla ferrea logica del rendimento. Troppa confusa, invece, la situazione procuratori per cercare di avere da loro un’analisi più dettagliata. Da un lato l’apertura di Martina: «Non mi sento di smentire le voci, ma queste sono domande che dovete fare alla Roma. Io non posso aggiungere altro», ha detto il procuratore nella cui scuderia milita anche Buffon. Dall’altro la chiusura, non senza qualche vena polemica, di Irfan Redzepagic, il vero agente del bomber: «Sono io l’unico agente di Dzeko e sono solo io in diritto di parlare della sua situazione contrattuale. Non ho avuto chiamate dal Milan, Edin sta giocando ed è contento di stare alla Roma». 

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