Mercato Roma. Giallorossi non certi del riscatto di El Shaarawy

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Stephan El Shaarawy sembrava aver ritrovato a Roma l’ispirazione di quella folgorante prima parte di 2012-13, quando prese per mano il Milan a soli 20 anni. Prestazioni di livello, gol belli (come quello all’esordio contro il Frosinone) e pesanti (Fiorentina, Lazio, Sassuolo e la doppietta con l’Empoli). Eppure, da un mese a questa parte, il rendimento di El Shaarawy è in flessione. E la Roma, che dovrà decidere se riscattarlo o meno, inizia a farsi qualche domanda.

I COSTI DELL’OPERAZIONE – Il “Faraone” è sbarcato nella capitale in prestito oneroso (1.4 milioni di euro) con diritto di riscatto a un prezzo già fissato: 13 milioni euro per l’acquisizione a titolo definitivo. E’ questo il primo grande ostacolo per la chiusura della trattativa. La Roma sta infatti provando a trattare con il Milan, non tanto sul prezzo, quanto sulle modalità di pagamento. I limiti imposti dal Fair Play Finanziario della UEFA obbligano i giallorossi ad evitare esborsi prima del 30 giugno. Il primo dubbio, in sostanza, è più economico che tecnico: il ds proverà a negoziare con Adriano Galliani, magari facendo slittare il riscatto definitivo ai primi giorni di luglio.

L’INCOGNITA FISICA E I RIENTRI – L’altro grande dubbio è ovviamente legato alle condizioni fisiche del giocatore, che è però reduce dalla sua migliore stagione da quel punto di vista. A giocare un ruolo pesante per il riscatto c’è sicuramente lo status di giocatore formato in Italia, specialmente se la Roma dovesse decidere di cedere Radja Nainggolan, che da regolamento risulta “italiano” essendo arrivato a Piacenza nel 2005. Spalletti apprezza l’ex Milan e Monaco anche per la sua duttilità. El Shaarawy, per il momento, aspetta: non ha la minima intenzione di rientrare al Milan. Per il riscatto è ancora tutto aperto.

calciomercato.com

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