Manolas ai saluti: la difesa è da rifare

Corriere dello Sport (R.Maida) – Un portiere, due terzini, tre centrali. Già lo scorso anno la Roma ha subito un’enorme ristrutturazione difensiva, con lo sbarco di sei giocatori nuovi: Alisson, Bruno Peres, Mario Rui, Vermaelen, Fazio e Juan Jesus. Bene, in estate potrebbero esserci diverse altre novità perché il club, aspettando che Spalletti sciolga le riserve sul futuro, deve aggiustare il bilancio già entro il 30 giugno per rientrare nei limiti del fair play finanziario. La semestrale che presenta un passivo da 53,3 milioni, essenzialmente a causa dei mancati ricavi della Champions League, è la spia di un esercizio che rischia di chiudere ancora in forte passivo (la riduzione del fatturato annuale sarà di circa un terzo) e obbligherà dunque a una cessione importante. Da mesi il principale candidato all’addio è Kostas Manolas, che ha offerte dall’Inter e da molte squadre straniere. Tanto la Roma quanto l’entourage del giocatore, ieri in campo in Belgio-Grecia contro i compagni Nainggolan e Vermaelen, sanno che a fine stagione si troverà un accordo soddisfacente per tutti. Se la Roma arriva seconda e quindi si assicura la Champions e Manolas esce per il corrispettivo di 35-40 milioni, potrebbero non essere necessarie altre operazioni dolorose.

FONDI – Anche perché a Trigoria sperano di fare cassa (pure) con i giocatori di ritorno dai vari prestiti. Soprattutto Skorupski, che ha parato bene per due anni nell’Empoli, potrebbe finire sul mercato (è valutato 7 milioni) e generare una plusvalenza di livello (Sabatini lo pagò 900.000 euro quattro anni fa). Del resto con i portieri la Roma è a posto: Alisson sarà il titolare sempre che Szczesny, come ha ventilato due giorni fa Zibì Boniek, non imponga all’Arsenal la volontà di rimanere spingendo Pallotta a investire su di lui.

EXPORT – Tornando ai difensori puri, verrà salutato Vermaelen che per problemi fisici non ha potuto offrire alla squadra un contributo apprezzabile. Tornerà al Barcellona per fine prestito, con uno sgravio finanziario di circa 6 milioni lordi di stipendio. Juan Jesus invece dovrebbe restare, salvo proposte imperdibili: formalmente sarà acquistato per 8 milioni il primo luglio dall’Inter. Essendo già stato pagato 2 milioni per il prestito, rischia minusvalenze in caso di cessione. Lo stesso discorso può essere applicato a Mario Rui, frenato dagli infortuni eppure valutato complessivamente 9 milioni, e a Bruno Peres, fischiato spesso dai romanisti ma ritenuto da Spalletti un titolare inamovibile, tanto più dopo la ricaduta di Florenzi. Chi può essere risucchiato dalle trattative è invece Emerson Palmieri, appena riscattato dal Santos e fortemente cresciuto di livello nell’ultima stagione: ha avuto richieste in Spagna, dal Valencia soprattutto, e potrebbe essere sacrificato nell’ottica dell’equilibrio finanziario. In caso contrario gli verrà rinnovato il contratto, attualmente di molto inferiore agli standard della rosa.

CONFERME – Non dovrebbero esserci sorprese infine per Fazio e Rüdiger, per ragioni diverse destinati a un’altra stagione nella Roma. Rüdiger in verità ha mercato ma, a 24 anni, verrà venduto soltanto per una proposta irrinunciabile. Fazio invece, pagato meno di 5 milioni, ha raggiunto la soglia dei 30 anni e potrebbe rimanere, magari senza giocare titolare fisso come è accaduto quest’anno. Dipenderà dalle occasioni che la Roma scoverà in giro per il mondo. In ogni caso qualche rinforzo servirà, nel numero e nella qualità, dal momento che la difesa granitica ammirata a dicembre e a gennaio con il modulo 3-4-1-2 sembra aver perso solidità, con le conseguenze catastrofiche dell’eliminatoria contro il Lione.

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