L’ondata turca, c’è anche Corlu

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – L’effetto Ünder sta avendo effetto. Dopo l’attaccante che ha firmato le ultime due vittorie della squadra di Di Francesco, ecco un altro turco che si affaccia in prima squadra. E’ Rezan Corlu, un altro attaccante esterno, tutti mancino, che Monchi ha scoperto nel Broendby, in Danimarca e ha portato alla Roma a costo zero. Corlu si è liberato a parametro zero dal club danese a dicembre 2016 e il primo agosto è stato tesserato dal club giallorosso, con un trasferimento in prestito. Ieri Di Francesco lo ha portato ad allenarsi con la prima squadra, dopo aver portato in panchina contro il Benevento altri tre dei ragazzi più promettenti della Primavera: i centrocampisti Marcucci e Riccardi e l’esterno Bouah. Difficilmente Corlu sarà convocato per la trasferta di Udine, l’allenatore abruzzese avrà di nuovo a disposizione gli attaccanti della rosa, compreso Schick. Ma Corlu, turco che ha anche il passaporto danese, quindi comunitario, è preso in considerazione. Monchi punta molto su di lui, tanto da essere l’unico fuori quota della Primavera. Corlu ha venti anni, è più giovane di Ünder di soli venti giorni.

IN PRIMAVERA – Cengiz Ünder ha già stregato i tifosi giallorossi, in Primavera si sta mettendo in evidenza un altro ragazzo turco che ancora non ha messo in mostra tutte le sue qualità. Rezan Corlu, danese di nascita e passaporto, ma dalle origini inconfondibili, è arrivato a Roma in estate a parametro zero dal Broendby. Classe 1997 come il numero 17 di Eusebio Di Francesco, Corlu è stato dirottato presto in Primavera per trovare più spazio, visto il grande affollamento nel reparto offensivo della prima squadra. Esterno d’attacco che può giocare anche a ridosso del centravanti da trequartista, ha iniziato discretamente la stagione agli ordini di Alberto De Rossi, trovando il gol alla seconda di campionato contro il Sassuolo. E’ un mancino naturale e con la maglia del Broendby aveva già esordito in prima squadra. Qualche problema fisico di troppo lo ha frenato sul più bello: fin qui tre gol e due assist in dieci presenze. Il regolamento gli ha impedito di giocare in Youth League – vi possono prendere parte soltanto i fuoriquota cresciuti nella società, motivo per cui anche Keba non ha partecipato al torneo continentale – ma nelle prossime settimane è destinato a ritrovare spazio, anche alla luce della “promozione” di Antonucci nell’organico di Di Francesco. «La squadra sta benissimo, ora dovremmo recuperare Corlu, un giocatore che ci è mancato molto», aveva dichiarato Alberto De Rossi alla vigilia della vittoriosa trasferta di Bologna.

IN RAMPA DI LANCIO – Il danese di origine turca era in panchina in occasione della sfida decisa dal difensore Cargnelutti e si appresta a fare il suo ritorno in pianta stabile tra i titolari, in un ruolo molto delicato come quello dell’esterno destro d’attacco: senza Corlu e con Antonucci agli ordini di Eusebio Di Francesco, De Rossi ha dovuto chiedere qualche sacrificio in più a due esterni bassi come Meadows e Bouah, schierati con profitto nel tridente d’attacco, e anche ad Alessio Riccardi, il centrocampista classe 2001 che sta trascinando la Primavera. Con il rientro di Corlu, il tecnico avrà un’arma in più per dare l’assalto allo scudetto.

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