Lippi: «Caro Francesco scegli il domani senza fretta»

Corriere Dello Sport (A.Santoni) – Ci sono oltre 9mila chilometri di distanza tra Roma e Guangzhou e sei fusi di differenza. Ma Marcello Lippi, ora ct della Cina (al lavoro per cercare una qualificazione-miracolo a Russia 2018), non ha perso un’emozione, una lacrima dell’addio di Totti alla Roma: «Non ho mai visto niente di simile in vita mia! Mio figlio Davide era all’Olimpico, con mio nipote Lorenzo, tifosissimo di Totti, non facevano altro che mandarmi messaggi commossi. Ma parliamoci chiaro: chi non lo era? Certo, lui per i romanisti era tutto ma, al di là del campione, la sua semplicità, la sua umanità va al di là del sentimento per una sola squadra e per il suo campione più rappresentativo. E quel discorso, quelle parole…: solo Francesco poteva esserne capace».

Lippi è da sempre legatissimo al fuoriclasse della Roma: insieme hanno condiviso il trionfo di Berlino. Totti, infortunatosi a inizio 2006, aveva rischiato di saltare il mondiale ma l’allora ct azzurro nemmeno per un momento aveva pensato di lasciarlo a Roma. E il numero 10 di quella Nazionale, sempre titolare tranne che contro l’Australia, lo aveva ripagato proprio negli ottavi di finale, entrando e segnando il rigore per i quarti. Ma adesso Lippi ha altro per la mente: «A Francesco ho mandato un messaggio chiaro: fermati, stacca, lascia passare del tempo, qualche mese, per risalire da quella montagna di emozioni dell’Olimpico. Stai con la tua famiglia, viaggia, ogni tanto magari affacciati a Trigoria. Poi decidi il tuo futuro, senza fretta. Solo così potrai aprire la porta giusta che adesso magari non vedi».

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