Il Tempo – Quando la Roma scartò Minala

minala

«Se Minala avesse giocato per la squadra sull’altra sponda del Tevere, non ci sarebbero state illazioni sulla sua età». Il commento proveniente dalla Lazio non è solo una frase buttata lì qualche tempo fa per difendere il centrocampista camerunense che dimostra più dei 17 anni dichiarati, perché Joseph a Trigoria ci ha messo piede davvero, e non da avversario.

 

 

 

Un anno e mezzo fa, nell’ottobre del 2012, quando era da poco arrivato in Italia ed era stato accolto a braccia aperte dalla Vigor Perconti, la Roma l’aveva convocato per un provino. Negli Allievi Elite classe ’96 faceva scintille ed era impossibile non notarlo, perciò i giallorossi decisero di esaminarlo da vicino.

 

 

 

Minala si è allenato al Bernardini per qualche giorno, ma il braccio destro del ds Sabatini, il capo-scouting Frederic Massara, l’ha visionato e nella relazione ha fatto capire di non voler andare oltre. La bocciatura è stata tecnica, ma non solo. I compagni che si sono allenati con lui (a Trigoria ci sono sempre molti giovani in prova) erano un po’ perplessi, perché non sembrava un loro coetaneo e anche la Roma qualche dubbio sull’età effettiva ce l’aveva.

 

 

 

Il giocatore africano è stato rimandato indietro anche dal Napoli (qualcuno parla di problemi burocratici, altri dicono sia stato lo stesso camerunense a rifiutare), poi è arrivata la chiamata della Lazio. L’estate scorsa ha ottenuto il sì del ds Tare, ma è stato tesserato solo a dicembre per giocare con la Primavera biancoceleste. In Africa quasi non ci credevano. Ma, storia dell’età a parte, da allora l’unica cosa per cui vale la pena tenere il conto è il numero dei gol: 11 in 16 partite, tra campionato e la Coppa Italia vinta proprio con la sua firma (2 reti all’andata alla Fiorentina, 1 al ritorno). Joseph ha fatto uno scherzetto anche alla Roma: nel derby del 9 marzo ha segnato il gol del momentaneo 2-1 e Alberto De Rossi non ha esitato a fargli i complimenti a fine gara. Lui nella sua Primavera l’avrebbe voluto.

 

 

 

La Lazio ora se lo coccola e Reja lo ha fatto esordire tra i «grandi» lo scorso 6 aprile. Dopo il quarto d’ora all’Olimpico contro la Sampdoria, il tecnico aveva promosso Minala al debutto in A, usando un pizzico di ironia: «Ha fatto bene, ha dimostrato maturità. È vero che sembra più vecchio, ma è davvero un ‘96». La Roma non ci aveva creduto, a Formello invece se lo tengono stretto e già lo hanno messo in lista per il ritiro estivo con la prima squadra. Forse lì i compagni non lo guarderanno come un «intruso».

 

Il Tempo – E.Menghi

 

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