La Roma sa rimontare. In Europa è già successo e a Norimberga proprio dall’1-2

Corriere dello Sport (R.Maida) – La sensazione, tra i duecentocinquanta tifosi della Roma che hanno fatto sentire la loro voce nel gelo, è di un pericolo scampato, più che di rabbia. Per come si era messa a un certo punto, con lo Shakhtar completamente padrone della scena, il fatto che i quarti di finale siano ancora a un gol di distanza risolleva il morale. Il secondo tempo ha dimostrato che la squadra non è ancora matura per certi palcoscenici, per le partite da dentro/fuori di Champions League, ma nel bilancio non si può ignorare la prima metà della partita, quando Perotti e Ünder hanno messo a soqquadro l’allegra difesa ucraina, costruendo le premesse per una serata memorabile.

SITUAZIONE – No, non c’è stata l’impresa. Anche se all’intervallo, sul risultato di 1-0, in molti la pregustavano. Però è lecito sperare in una rimonta nella partita di ritorno: nell’unico precedente in cui la Roma aveva raggiunto gli ottavi di fi nale come prima nel girone, era rientrata da Londra con una sconfitta più scomoda incassata dall’Arsenal (0-1). In quel caso il ribaltone venne sfiorato all’Olimpico dopo una prestazione quasi leggendaria, con mezza squadra in infermeria e tanti giocatori fuori ruolo. La Roma uscì ai rigori a oltranza tra gli applausi della sua gente per un tiro sfortunato di Tonetto.

CASI – E’ successo invece cinque volte in assoluto, sempre tra Coppa delle Fiere e Coppa Uefa, che la Roma abbia perso 2-1 il primo round. Mai in Champions quindi, che è un altro mondo. Ebbene, il bilancio non è troppo confortante: in due casi ha passato il turno, in altri tre è stata eliminata. Resta nella memoria il capolavoro di Norimberga del 1988, quando Policano, Voeller e Renato Portaluppi sovvertirono in trasferta l’1-2 rimediato al Flaminio all’andata. In tempi più recenti invece si ricordano i quarti della stagione 1998/99, quando la Roma perse 2-1 a Madrid con l’Atletico ma al ritorno venne nuovamente battuta anche per colpa dell’arbitraggio di Van der Ende, che cacciò tra gli altri Francesco Totti. Niente panico comunque: la Roma ha saputo rimontare anche da 2-4 (tipo Partizan in Coppa Uefa), da 0-1, o addirittura da 0-2 (semifinale Coppa Campioni con il Dundee). C’è margine allora per risalire.

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