La Roma ricomincia con Caio o Lenglet

Corriere dello Sport (R.Maida) – La Roma spinge su Rodrigo Caio. Brasiliano elegante e grintoso, passaporto italiano, è salito improvvisamente in cima alle preferenze per il ruolo di difensore centrale. Era stato segnalato dall’onnipresente Monchi anche al Siviglia, che però non è riuscito a prenderlo. Classe ’93, gioca nel San Paolo ed è già entrato nel giro della Nazionale ma ha il contratto in scadenza alla fine del 2018, quindi potrebbe essere acquistato per 10 milioni. Può essere lui il sostituto di Manolas, che salvo cambiamenti improvvisi di strategie andrà via subito dopo la fine del campionato.

ALTERNATIVE – Rodrigo Caio piace a molti, però. In Italia e non solo. Ecco perché la Roma studia altri possibili profili. Sul tablet di Ricky Massara era già illuminato da mesi il nome di Victor Lindelöf, nazionale svedese del Benfica, che a fine stagione verrà messo all’asta dai portoghesi. Ma la clausola rescissoria di 30 milioni ha scoraggiato le società italiane. Più facile prendere Francesco Acerbi, che vanta un curioso record di affidabilità: è l’unico giocatore di movimento del campionato italiano ad aver giocato tutti i minuti della stagione, coppe incluse. I rapporti con il Sassuolo sono ottimi e già in passato sembravano preludere a un’intesa. L’anno scorso però fu Sabatini a bloccare la trattativa, ricordando l’esperienza poco felice di Acerbi in un’altra grande squadra, cioè il Milan. Adesso il giocatore può nuovamente essere preso in considerazione, al pari dell’emergente mancino brasiliano Samir che può giocare sia in mezzo sia a sinistra.

FRANCESISMI – Altri nomi considerati come rinforzi centrali? Un vecchio pallino come il tedesco naturalizzato russo Neudstadter, che non ha brillato nella sua prima stagione al Fenerbahce e preme per tornare in un campionato migliore: ha 29 anni e costa 5 milioni. Stesso prezzo e stessa età ha il portoghese Neto, che Spalletti ha allenato allo Zenit. Trattato già nelle scorse sessioni di mercato, stavolta può venir via dalla Russia a condizioni convenienti. Ma un vero colpo potrebbe essere il francese Clément Lenglet, classe ’95, ultimo colpo di Monchi al Siviglia. Preso a gennaio dal Nancy, è diventato già un pilastro della squadra. Dettaglio non da poco: è mancino. E alla Roma un piede sinistro in difesa serve.

ESTERNI – Ma anche nel reparto terzini la Roma si guarda in giro. Soprattutto da Manchester, sponda United, certi esuberi farebbero comodo per riempire la rosa. Uno è certamente Matteo Darmian, che lo scorso anno Mourinho non era disposto a cedere ma a giugno potrebbe lasciar partire in prestito. Così come l’olandese Daley Blind, utilizzabile all’occorrenza pure da centrale. Senza dimenticare il granata Zappacosta. Ma sugli esterni la Roma non intende svenarsi: l’investimento principale verrà effettuato sul difensore centrale, che poi sarebbe il successore di Manolas, rispondendo a un identikit leggermente diverso. Se Manolas ha un limite, è nell’impostare il gioco. Ecco, alla Roma serve un centrale capace di partecipare al giro palla senza sfigurare. Non necessariamente mancino come Lenglet ma sicuramente bravo con i piedi come Rodrigo Caio.

BIMBI – Tra i giovani intanto il velocissimo e sfortunatissimo Nura andrà in prestito in qualche club che gli garantisca una vetrina mentre il centrale argentino Casasola (’95), dopo due stagioni in prestito in serie B, potrebbe andare in ritiro con la prima squadra per essere esaminato da vicino. In Argentina infine è molto quotato il talento Foyth, difensore dell’Estudiantes classe ’98. La Roma ha chiesto informazioni ma pare che il prezzo sia già proibitivo, superiore ai 10 milioni, con l’Atletico Madrid avvantaggiato nella corsa all’oro.

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