La Roma Primavera a Sky Sport. Marchizza: “Quest’anno sono capitati rigori pesanti. Vedi quelli in Youth League. L’importante che il mio rigore non abbia pesato”. Massara: “La Roma sta puntando sempre di più sui giovani facendo degli investimenti importanti. Nainggolan resta alla Roma”. Capradossi: “Il nostro è un gruppo unito e con tante personalità diverse”. De Rossi: “In queste partite si è vista la qualità del nostro gruppo” – FOTO

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Alcuni giocatori della Roma Primavera, neo campione d’Italia, sono stati ospiti a Sky Sport 24. Elio Capradossi, Riccardo Marchizza, Alberto De Rossi, Frederic Massara e Lorenzo Di Livio. Queste le parole dei giallorossi:

FREDERIC MASSARA:

Complimenti ai ragazzi e alla struttura che ha una grande tradizione, la Roma lavora con grande passione e fiducia, lo sta facendo sempre di più con nuovi investimenti, c’è la volontà di puntare moltissimo sui ragazzi. Il risultato è una sorta di sigillo sul lavoro del settore giovanile, di De Rossi e degli altri tecnici. Nel gruppo della Primavera ci sono 16 ragazzi della Provincia di Roma, tutti presenti da oltre 4 stagioni, vuol dire che i tecnici che hanno accompagnato anno per anno i giocatori hanno partecipato al risultato di ieri. La squadra campione nel 2011 si salva in Serie A, qui ci sono tantissimi ragazzi fortissimi, cresciuti nel settore giovanile. La società che ha i suoi calciatori simbolo cresciuti solo nella Roma non può che continuare su questa tradizione e continuerà a farlo, è un impulso forte che parte dalla proprietà. Nainggolan? Ragazzo fantastico. Testa alla Roma? L’ha detto lui. Ha detto che resta? Certo“.

RICCARDO MARCHIZZA:

Quest’anno sono capitati rigori pesanti, soprattutto in Youth League, penso a Salisburgo ed Eindhoven, ieri è andata male ma l’importante è aver vinto. Loro erano pericolosi davanti, avevano giocatori di qualità, ma siamo stati bravi sia con Elio che con Lorenzo, ma anche a Silvio e Eros, hanno fatto una grandissima partita come tutta la squadra, non era facile andare in svantaggio e avere il cuore di riprendere una partita troppo importante. Faccio i complimenti al mister, se lo merita, abbiamo fatto una stagione importantissima, faccio i complimenti a Sabatini, parte tutto da lui, e allo staff medico, ai magazzinieri, all’ufficio stampa, ai dirigenti che ci fanno sentire professionisti. Questa vittoria va soprattutto a loro“.

ELIO CAPRADOSSI:

Anno molto difficile, sono stati 6-7 mesi abbastanza duri, sia per me che per Ponce, grazie alla società e allo staff che ci hanno fatto tornare più forti di prima. Un aggettivo? Nel gruppo ci sono personalità diverse, è un gruppo unito che ha fatto un percorso da vari anni e che finalmente ha conquistato questa coppa. Arturo Calabresi è un grandissimo amico, ho vissuto tante esperienze con lui, mi fa un immenso piacere questo messaggio, penso che organizzeremo qualcosa, una cena con tutti gli ex compagni, con la coppa, ci hanno aiutato a vincerla nel nostro percorso di crescita“.

ALBERTO DE ROSSI:

Alla fine dei supplementari e prima dei rigori sembrava una cosa negativa assegnare a una squadra la vittoria di questa partita, sicuramente le squadre si sono equivalse, hanno un’idea di gioco simile, senza speculare sull’errore e giocare sulle seconde palle, una bellissima giornata di calcio, l’abbiamo vinta perché l’abbiamo meritata e i ragazzi hanno avuto più carattereLa semifinale con l’Inter? Parliamo di una cosa assurda, eravamo stati colpiti mentalmente nei due minuti regolamentari, una partita che avevamo meritato fino a quel punto di vincere, poi ci siamo ricaricati nel momento tra la fine dei regolamentari e i supplementari, battiamo il calcio d’inizio e non ho mai visto una cosa del genere, lanciamo gli avversari verso la nostra porta. Onestamente non l’abbiamo presa bene, però piano piano hanno ripreso, si sono aggrappati al senso di gioco, hanno questa qualità di giocare e si dimenticano tutto, lasciano alle spalle le cose negative e continuano a giocare, portando a termine la gara. Non saprei scegliere tra questa e quella con la Juventus. L’assenza di Tumminello, Sadiq e Nura? A questo possiamo aggiungere la mancanza di Soleri, l’abbiamo portato in panchina ma non era pronto. Poteva essere un rischio farlo entrare, lui era disponibile ma noi non rischiamo nulla“.

Abbiamo dovuto cambiare il nostro assetto e l’abbiamo subìto, abbiamo giocato con una punta e due trequartisti, non siamo riusciti ad accorciare, il sistema di un anno è diverso da quello di una settimana. In queste partite si è vista la qualità del gruppo, altrimenti non esci da situazioni imbarazzanti, il gol mi è rimasto impresso, non riesci a superare tante avversità. La seconda cosa è che credo che nelle difficoltà che si sono create durante la stagione, il gruppo si sia compattato, per dirne una abbiamo giocato la semifinale secca a Trigoria con l’Inter con Di Livio attaccante, nel nostro organico abbiamo 4 attaccanti che non ha nessuno, la squadra ha sentito la difficoltà perché abbiamo lavorato impostando un’idea di gioco col 4-3-1-2, bisognava far giocare le punte. Una volta trovato il gioco siamo stati devastanti, con l’Empoli e il Barcellona meritavamo la vittoria, poi è svanito qualcosa piacevolmente per gli inserimenti in prima squadra e spiacevolmente per gli infortuni“.

LORENZO DI LIVIO:

Due anni fa valutammo l’opportunità di giocare trequartista, mi sono trovato bene, il mister ha avuto ragione. Mi piace anche giocare esterno. Cosa mi hanno detto al gol sbagliato? L’errore è stato abbastanza grosso, sarebbe stato il gol della coppa. Mi hanno detto di non mollare e di continuare a giocare, avremmo portato a casa la coppa. Quanto penso alla nazionale? È il sogno di qualsiasi giovane, per me Daniele è un esempio, è uno dei principali leader della AS Roma, lo ammiro da quando gioco nei Pulcini, da più o meno 11 anni, è una grandissima persona e lo sanno tutti“.

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