Iago & Iturbe, coppia per forza: la Roma prova a rialzarsi così

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La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Uno ha nell’Atalanta la sua vittima preferita, con tre gol in due partite. L’altro con i bergamaschi in carriera non ha mai perso. Saranno loro, Iago Falque e Iturbe, ad affiancare domani Edin Dzeko contro gli uomini di Reja, un allenatore che conosce bene Roma, la Roma, le sue insidie e i suoi punti deboli. Ha avuto una settimana di tempo, l’Atalanta, per preparare la sfida dell’Olimpico, la Roma invece è al lavoro soltanto da mercoledì, col morale a pezzi dopo la batosta di Barcellona. Iago Falque e Iturbe hanno l’umore tale e quale ai compagni: lo spagnolo ci teneva a far bene di fronte al club in cui è cresciuto, l’argentino voleva ben figurare davanti al suo idolo Messi, ma i rimproveri di alcuni compagni, che poco hanno gradito la caccia alla maglia del campione al 90’, certamente lo hanno colpito.

LA PRIMA DOPPIETTA – Ha un carattere certamente meno emotivo Iago Falque, che pure ricorda con emozione la doppietta all’Atalanta dello scorso 17 maggio, prima e unica con la maglia del Genoa. Domani la ritroverà, intanto però lo spagnolo è tornato sulla partita di Barcellona: «Il messaggio che voglio e posso dare è lo stesso del direttore Baldissoni — ha detto ad un evento al Roma Store del centro commerciale Roma Est —, noi siamo molto dispiaciuti, è stata una sconfitta dura. Ma dobbiamo essere positivi perché possiamo qualificarci e dobbiamo dare una risposta forte domenica sul campo, fin dal primo minuto».

CASUALITÀ – Iago Falque ci tiene a rivendicare la forza della Roma: «Siamo forti, sì, e vogliamo dimostrare che il risultato di Barcellona è stato casuale. Siamo professionisti, dobbiamo dimenticare subito quello che è successo, correggendo gli errori che abbiamo fatto. Ma non ci sarà un effetto psicologico come è successo un anno fa, quando abbiamo perso contro il Bayern». Sul banco degli imputati è salito soprattutto Garcia: «Ma noi abbiamo preparato bene la partita, dovevamo gestire meglio alcune situazioni — ammette lo spagnolo — e potevamo fare meglio. Questa sconfitta ci ha insegnato che contro certe squadre, in particolare le più forti d’Europa, devi essere più concentrato e aggressivo, poi magari nella testa avevamo anche il risultato tra il Bayer Leverkusen e il Bate Borisov. Ma non deve essere un alibi». L’Olimpico, però, non sarà tutto rose e fiori: «Non abbiamo paura, possono dimostrare quello che pensano tranquillamente. Speriamo di uscire dal campo con gli applausi, mi sento di dire solo questo. Subiamo troppi gol? Se ne facciamo sempre uno in più degli altri possiamo vincere il campionato, ma stiamo lavorando per prenderne meno».

ITURBE E I BAMBINI – Non ha parlato di calcio, ma ha scelto di distrarsi con i bambini Iturbe, che ieri li ha incontrati al Casilino nell’ambito del progetto «A scuola di tifo». «Stare con loro mi dà energia». Quando i piccoli tifosi gli hanno chiesto cosa fa prima di scendere in campo, Iturbe ha sorriso e si è limitato a dire: «Mi preparo e cerco di stare tranquillo». La speranza di Garcia è che riesca ad esserlo anche domani quando gli occhi saranno puntati su di lui. Inevitabile, visto che quando è partito dall’inizio quest’anno (Sassuolo, Bologna e Bate Borisov) la Roma non ha mai vinto e ha raccolto 2 punti su 9.

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