Grillo ferma lo stadio, scontro con la Roma

Corriere della Sera (A.Arzilli)«Sullo stadio non posso darvi una risposta perché la mia proposta era di farne due: uno sott’acqua e uno sopra, sulle palafitte». Quella di Beppe Grillo che in mattinata sembrava solo una battuta, in serata si trasforma nella posizione ufficiale del Movimento sul progetto Stadio della Roma. «Nessuno dice di no allo stadio, diciamo di sì ma in una parte che non sia quella», così il garante del M5S con riferimento a Tor di Valle, prima di affondare del tutto il progetto Roma-Parnasi: «È meglio farlo in una zona che non esonda». Rientrando all’hotel Forum dopo il blitz di ieri in Campidoglio, Grillo è entrato nei dettagli. «Il progetto è in una zona a rischio idrogeologico, con la Soprintendenza che ha posto qualche limite, e quindi si discute su dove farlo, magari in una zona non a rischio. Ma poi decideranno la giunta e il sindaco». Per questo ieri mattina Raggi ha chiesto un parere all’Avvocatura capitolina su come affrontare la questione. La procedura è di «revisione» della delibera Marino, quella che a dicembre 2014 stabilì l’utilità pubblica del progetto di Tor di Valle. E punta a valutare tutte le opzioni sul piatto, dalla revoca all’annullamento, dalla riperimetrazione dell’area al cambio di zona fino ai rischi connessi alla maxi causa da un miliardo che i proponenti hanno annunciato in caso di no del Comune.

A meno di 48 ore dal summit politico in Campidoglio e a quasi una settimana dal triplice fischio in Conferenza dei servizi, la partita sullo stadio sembra già terminata col risultato a sorpresa: lo spostamento dell’opera in altra sede sancisce di fatto il no al progetto. Eventualità che Roma e Parnasi escludono però categoricamente. «Ci aspettiamo un esito decisamente positivo dall’incontro in programma venerdì — dall’account del club ha twittato il presidente giallorosso James Pallotta —. In caso contrario, sarebbe una catastrofe per il futuro della Roma, del calcio italiano, della città di Roma e francamente per i futuri investimenti in Italia». «Dopo anni di lavori su un progetto in stato avanzato di approvazione nel rispetto delle leggi, regolamenti e delibere, non è in alcun modo ipotizzabile un sito alternativo a Tor di Valle», la nota del costruttore Parnasi. Il parere chiesto dalla sindaca Raggi su input dei consiglieri «anti-stadisti», ieri tutti a colloquio con Grillo per tre ore, sarà portato domani all’incontro politico saltato ieri con i proponenti. «La Raggi si sta muovendo a scopo cautelativo e farà una dichiarazione tra uno o due giorni — diceva Beppe Grillo in mattinata —: e così si chiuderà questa storia dello stadio in un modo o nell’altro». Intanto il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone risponde alla richiesta di chiarimenti del Guardasigilli Andrea Orlando sulle indiscrezioni trapelate nel corso dell’interrogatorio di Raggi sulle polizze: «Non si è verificata nessuna violazione del segreto investigativo ma, la diffusione di notizie, in parte anche inesatte o prospettate in via ipotetica, da parte di persone non tenute al segreto».

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti