Giusto pensare alla supersfida contro l’Inter

Il Tempo (G.Giubilo) – Affidato alla rivale di sempre, la Juventus, il compito di vendicare l’eliminazione subita a opera dei portoghesi, la Roma torna, volente o nolente, nel suo giardino di competenza rappresentato dall’Europa League. Qui non ci sono ostacoli reali da superare, una volta liquidato il Villarreal con il rotondo 4-0 dello «Estadio de la Ceramica». Un punteggio che ha confermato l’ottimo momento di salute dei giallorossi, ma ha anche aggiunto una nuova consapevolezza sul valore della squadra, elevatasi a una dimensione di grandezza internazionale che sembrava preclusa dopo qualche stento di troppo, patito nel girone di qualificazione, contro avversari modesti. Innegabili i meriti di Spalletti, la crescita di molti giocatori sotto la sua guida trova continue conferme sul campo, a testimoniare la bontà del lavoro svolto. Tanto da rendere una semplice formalità la sfida che attende i giallorossi, in un giovedì senza reali obiettivi di risultato, situazione che consente al tecnico giallorosso di preparare in totale relax la sfida ben più impegnativa che l’attende domenica sera a San Siro contro l’Inter.

Una partita di grande importanza, anche ai fini della classifica, ma assai complicata, visto il cammino intrapreso dai nerazzurri di Pioli. La Roma avrà l’obiettivo non soltanto di consolidare il suo secondo posto, ma anche di mettersi nella condizione di sperare in qualche distrazione della Juve per ridurre un margine che mantiene proporzioni allarmanti, soprattutto per merito dei ragazzi di Allegri. Ma la Roma ha il dovere di continuare a crederci, in quell’aggancio che resta comunque utopistico. E, anche per questa oggettiva difficoltà di raccogliere trofei in campionato, l’Europa League resta un traguardo ambizioso, dove il solo rivale dichiarato rimane il Manchester United. Un alloro europeo verrebbe salutato nella Capitale come un trionfo da non sottovalutare, una volta che troppo presto era svanito il miraggio della Champions League. La prova di forza in terra spagnola ha alimentato i sogni della Roma, che stasera non potrà sperare in un apporto di pubblico significativo, visto che i conti erano già stati regolati nella gara di andata. Anche se è possibile che i suoi tifosi le vogliano rendere omaggio per festeggiare insieme quell’affermazione europea di così larghe dimensioni, che non può rappresentare un evento di tutti i giorni.

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