Gazzetta dello Sport – Pochi intoccabili ma tante soluzioni. È la Roma di Garcia

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Diciotto giocatori impiegati nelle prime tre partite ufficiali di quest’anno, due in più del 2013. Con una differenza sostanziale: nella prima Roma di Garcia, che giocava soltanto in campionato, i titolari erano ben chiari, basti pensare alla difesa che nelle prime 8 giornate aveva cambiato soltanto un giocatore. Nella seconda Roma del tecnico francese i calciatori non ruotano soltanto a partita in corso, ma sempre dal primo minuto. Finora 3 partite 3 squadre diverse dall’inizio, il poker sarà servito domenica quando la Roma dovrà ancora schierare una difesa inedita, un centrocampo di soliti noti e un attacco che dovrà fare a meno di Iturbe.
LAVORI IN CORSO Potrebbe appendere questo cartello fuori dallo spogliatoio, Garcia, costretto a fare di necessità virtù. Aveva chiesto un rosa competitiva e quantitativamente importante, magari assemblata nel minor tempo possibile. È stato accontentato soltanto a metà, visto che tutti i giocatori al completo li ha avuti soltanto a fine agosto. Poco male, se i risultati sono questi: 270 minuti ufficiali giocati, 8 gol fatti e uno solo subito.

Esattamente lo stesso bottino di un anno fa. Di certo, avrebbe fatto volentieri a meno di dover sperimentare un’altra volta, ma l’infortunio di Astori dovrà stare fuori almeno tre settimane, complica non poco i suoi piani. Gli unici sicuri del posto sono De Sanctis e Manolas: il suo compagno al centro e i due esterni tutti da scegliere. Sulle corsie esterne in 4 – Maicon, Torosidis, Cole e Holebas – si giocano due maglie, con il brasiliano indiziato numero 1 alla panchina dopo due presenze di fila dal primo minuto.

 
GLI INTOCCABILI Dalle scelte che Garcia farà in difesa dipenderanno, in minima parte, anche quelle del centrocampo. Due i giocatori certi del posto, entrambi in un momento di grazia. Nainggolan da quando è iniziata la stagione ha preso per mano la squadra, Pjanic si è risparmiato ad Empoli e poi ha regalato qualità e quantità contro il Cska. Garcia se li tiene ben stretti, incrocia le dita sperando che non venga loro neanche un raffreddore e tra oggi e domani deciderà se affiancargli De Rossi oppure Keita, con Daniele centrale di difesa.

 
A CACCIA DI GOL Sempre in tema di intoccabili, sembra difficile, se non impossibile, che Gervinho riposi contro Zeman e la sua difesa. Considerando che mancherà Iturbe (oggi gli esami) una maglia sarà sicuramente dell’ivoriano, le altre due invece vanno ancora assegnate. In teoria Totti non vorrebbe perdersi la sfida al suo ex allenatore, in pratica il capitano viene da 90 minuti di fuoco contro il Cska mentre Destro ha assistito dalla panchina al trionfo dei compagni. Visto che Garcia deve essere allenatore ma anche psicologo, sa che lasciare l’attaccante fuori dai titolari per la terza volta su quattro incontri significherebbe demoralizzarlo un bel po’. E allora, considerando che Florenzi e Ljajic hanno giocato sia con l’Empoli che con il Cska, perché non optare per il tridente pesante? La scorsa stagione, in fondo, quando sono partiti tutti e 3 dall’inizio il bottino è stato entusiasmante: 6 partite, 15 punti, 15 gol fatti e 6 subiti.

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