Il Messaggero – Roma, un attacco da 10

ibarbo

Dando per scontata l’assenza di Totti, che oggi probabilmente non verrà neppure convocato, e mettendo Verde un gradino più in basso, Rudi Garcia – potendo contare su cinque attaccanti – sta valutando dieci opzioni per comporre il tridente anti Napoli nel consueto 4-3-3 della Roma. Niente Totti, il numero 10, ma 10 combinazioni per un attacco che ultimamente ha segnato con il contagocce, e che al momento ha all’attivo 12 reti meno dei partenopei, 39 contro 51. Con un parziale di soli 8 gol nelle ultime 10 partite di campionato. Ecco i cinque di Rudi: Florenzi, Ljajic, Iturbe, Ibarbo e Doumbia. Partiamo dall’ivoriano: mancando Totti, come già accaduto a Cesena le probabilità che sia proprio lui a indossare i panni del centravanti non sono poche, anche perché Rudi ha fatto di tutto (riuscendoci) per farlo tornare in anticipo dal ritiro della Nazionale e, quindi, evitare rischi (vedi Gervinho…) di ogni tipo. E, tutto sommato, al di là della valutazione che si può fare in questo periodo dell’ex Cska Mosca, sarebbe strano se colui che è stato ingaggiato per sostituire Totti non giocasse (per l’ennesimavolta) al posto di Totti.

 

FLORENZI DOUBLE FACE E poi? Sul conto di Florenzi va fatto un ragionamento tinto di azzurro, e cioè che Ale potrebbe essere impiegato come esterno basso in stile Italia di Antonio Conte. Ma per quel ruolo c’è anche Torosidis, perciò pensare ad un Florenzi esterno alto non è sbagliato. Complicato, in ogni caso, ipotizzare che Rudi voglia – in attacco o in difesa – rinunciare a Florenzi. E Ljajic, il capocannoniere della squadra? Per mille motivi, il serbo oggi va considerato il più titolare dei titolari dell’attacco della Roma. «Non lo so nemmeno io perché la Roma segna poco. Nella Roma non c’è un bomber da 20 gol a stagione, qui possono segnare tutti e in questo campionato hanno segnato in tanti. Tutto ciò rappresenta la forza di questa squadra. Noi attaccanti dobbiamo segnare di più, però. Servirebbe Higuain? È un grande giocatore, è uno dei più forti di questo campionato, uno che fa la differenza: mi piace vedere come gioca e spero che stavolta non faccia nulla di buono per loro », ha detto Ljajic a Sky.

 

IL FATTORE I Ibarbo non ha mai giocato titolare con la maglia della Roma e domani potrebbe avere la prima, grande chance. Anche perché al Napoliha già fatto male, e pure parecchio, quando era ancora al Cagliari. Ma sulla sua affidabilità tattica ci sono ancora molti dubbi, perché il colombiano ha giocato poco e poco si è fatto conoscere sia dal tecnico che dai compagni. Ma sta bene, e piazzarlo in panchina nelle chiacchiere della vigilia potrebbe risultare sbagliato. Iturbe, infine. L’argentino va a caccia della sua prima rete in campionato all’Olimpico, che sarebbe la seconda in assoluto dopo quella firmata allo Stadium il lontanissimo 5 ottobre dello scorso anno. Di certo, Garcia sceglierà un tridente in grado di garantire alla Roma sia la tecnica che la tattica, cioè un tridente equilibrato nel contesto di una Roma equilibrata. Per battere il Napoli e confermare così il secondo posto, del resto, ci sarà bisogno di un grosso contributo di tattica. E, soprattutto, servirà una Roma che sappia giocare di/da squadra. Cioè esattamente al contrario di come ha giocato contro Sampdoria e Fiorentina, le squadre che l’hanno battuta nelle ultime due, disastrose esibizioni all’Olimpico, dove la Roma – in campionato – non vince dal 30 novembre del 2014. Una vita fa.

Il Messaggero – M. Ferretti

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