FIGC, riunione delle massime cariche federali. Ventura non è più il ct dell’Italia, Tavecchio non si dimette – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (E.Bandini) – Nella sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio di via Allegri, il presidente Carlo Tavecchio ha convocato le componenti del Consiglio Federale per discutere del futuro del calcio italiano e del probabile esonero del commissario tecnico Gian Piero Ventura. Al vertice sono presenti le varie componenti federali: Michele Uva, direttore generale della Figc, Cosimo Sibilia, presidente della Lega Dilettanti, Gabriele Gravina, numero uno della Lega Pro, Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione italiana Arbitri, Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana Calciatori, Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana Allenatori, e per la Lega di serie B, Mauro Balata.

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Ore 19.40Carlo Tavecchio lascia la sede dell’incontro rilasciando alcune dichiarazioni ai presenti: “Sono sceso per rispetto vostro, per rispetto dei ragazzi che sono qui da stamattina. Credo che sia un atto dovuto. Oggi ho parlato con Ventura, e gli ho comunicato che da oggi non abbiamo più necessità dei suoi servizi. Abbiamo pensato agli orizzonti di allenatori importanti, e vedremo di portarli a termine. Ho convocato per lunedì il consiglio federale, dove esporrò un programma che racconterò, soprattutto dal punto di vista tecnico e organizzativo, presentando le mie proposte. Non ho altro da aggiungere, vi ringrazio del tempo“.

Ore 19.15Ventura riceverà gli 866 mila euro stabiliti dal proprio contratto, ma la Federazione ha deciso di pagare l’ormai ex CT a rate mensili fino a giugno del prossimo anno. Questo per salvaguardarsi nel caso in cui l’allenatore trovi un accordo con un’altra squadra.

Ore 18.50 – E’ il turno di Renzo Ulivieri, che si esprime così ai taccuini dei giornalisti: “L’intervista del presidente del Coni, Giovanni Malagò, è stata molto inopportuna. Il Coni non può chiedere nulla: si è fatto la domanda (sulle dimissioni di Tavecchio, ndr) da solo per potersi rispondere: questa cosa non mi è piaciuta. Come prassi il presidente federale verrà in consiglio: se avrà la fiducia potrà andare avanti, se non l’avrà non lo potrà fare. Lui ha dato la disponibilità ad andare avanti e in un momento del genere, in cui abbiamo anche problemi con le Leghe, un vuoto di potere sarebbe disastroso. Per questo abbiamo accolto con favore la scelta di Tavecchio. Se abbiamo parlato di Ancelotti? No, è troppo presto, i tempi li dobbiamo scegliere noi. E’ stata una sconfitta pesantissima per l’immagine di tutti noi, c’è un pensiero popolare sul quale bisogna fare delle considerazioni, ma abbiamo deciso di fare un percorso lineare, se avrà la fiducia del Consiglio federale potrà andare avanti, altrimenti no, è il percorso normale di ogni istituzione. Attaccati alle poltrone? Le nostre non sono poltrone comode, né che ci rendono, è solo lavoro, solo impegno. Ventura? Vale il contratto e come tutti gli allenatori prenderà tutto quello che gli spetta“.

Ore 18.45 – Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente federale, ha parlato ai cronisti presenti all’uscita dal palazzo della FIGC: “Ancelotti nuovo ct? Assolutamente no, non si è parlato di Ancelotti. Sono presidente della Lega dilettanti da gennaio e quando l’Italia è stata eliminata sessant’anni fa non ero neanche nato. Il presidente federale si è riservato di portare nel prossimo Consiglio, che è l’organo deputato a prendere le decisioni , quello poi penserà di fare e noi ci siamo riservati, all’atto di queste comunicazioni, di rispondere e dare il nostro parere. Come Lnd convocheremo i nostri organi e diremo quello che pensiamo rispetto al programma che Tavecchio ci sottoporrà. E’ stata una riunione di un’ora e mezza, Tavecchio ha fatto due comunicazioni: la prima che l’allenatore Ventura è stato sollevato dall’incarico, la seconda che non aveva intenzione di dimettersi. A quel punto Tommasi, che poneva la pregiudiziale le dimissioni di Tavecchio, ha abbandonato la seduta. Tavecchio ci ha convocato per parlarci di questa decisione, il risultato sportivo non c’è stato, ne è stato preso atto e il presidente federale è competente a prendere le decisioni che riguardano gli aspetti tecnici“.

Ore 18.40 – Marcello Nicchi parla ai giornalisti al termine della riunione in FIGC: “Un parere sulla giornata di oggi? Il parere assomiglia un po’ a quello che abbiamo già detto all’inizio. Ci sono state comunicate due cose: una è che il Commissario Tecnico è stato sollevato dall’incarico e l’altra è che il Presidente non ha intenzione di dimettersi. Di conseguenza è stato tutto rimandato all’organo preposto per prendere questo tipo di decisione che è il Consiglio Federale che verrà convocato a breve e dove verrà esposto un programma con le soluzioni e quant’altro. I consiglieri esamineranno il tutto e decideranno se dare la fiducia o sfiduciare il Presidente federale. Siete per Tavecchio? Noi siamo per il calcio italiano“.

Ore 18.20Gian Piero Ventura non è più il commissario tecnico della Nazionale Italiana di calcio. Tavecchio ha informato i rappresentati delle componenti federale, che ne hanno preso atto, della sua indisponibilità a rimettere il mandato. Lo ha comunicato ufficialmente la FIGC.

Ore 18.05 – Michele Uva lascia la sede di via Allegri senza fermarsi a parlare con i giornalisti presenti.

Ore 18.00 – E’ terminata la riunione dei vertici del calcio italiano.

Ore 17.30 – Damiano Tommasi lascia in anticipo la riunione della FIGC: “Noi pensiamo che non si può non ripartire dalle elezioni. Tavecchio ha comunicato che non si dimette e gli altri presenti alla riunione non hanno preso una posizione diversa. Ci sarà forse a breve un consiglio federale per decidere. Noi pensiamo che non si possa non ripartire dal rinnovo delle cariche dopo un evento di questo peso. La nostra volontà è quella di andare alle elezioni con una progettualità più credibile, con nuove persone, non si risolvono i problemi del calcio italiano con l’esonero del ct. Altrimenti si continuerà a rigirare la stessa minestra che è rimasta indigesta a parecchi. Ancelotti? Non lo so, noi siamo andati via non abbiamo voluto sentire altro. Qualsiasi progetto passa da un passo indietro, se questo non c’è è giusto che chi porta avanti il progetto se ne assuma la responsabilità. Maldini? Non lo so, ripeto, la mia prima domanda è stata sulle dimissioni, le altre componenti non hanno chiesto nulla, non ho voluto sentire altro. Mi sembra non ci sia la volontà di ripartire da zero e continueremo quindi ancora a barcamenarci. Credo che fare un passo indietro sia il minimo della responsabilità. Sono passate tante ore e questo sta facendo passare una decisone normale come imposta, quando in realtà in un paese normale sarebbe la normalità, nulla di imposto, ma ad oggi non succede. Vedremo nel prossimo consiglio federale. Le dimissioni dell’intero consiglio federale, a partire dal presidente, doveva far passare un messaggio, al di là del mister, dei giocatori o dei progetti tecnici. Bisogna iniziare a parlare di calcio, e in questa Federazione non è stato possibile farlo fino ad oggi. Il messaggio deve essere chiaro, anche al nostro interno, bisogna sedersi e programmare a media-lunga distanza.

Ore 16.35 – Queste le parole del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina all’entrata in FIGC: “Dimissioni di Tavecchio? Chiederle non è nelle nostre prerogative è un fatto soggettivo, decide lui. Io gli chiederà di indicare un nuovo orizzonte se è in grado di farlo. E’ un problema di tutti. Dobbiamo rimboccarci le maniche come abbiamo fatto dopo Calciopoli rivendicando subito, ad esempio, se vogliamo affrontare il problema della infrastrutture il diritto di poter organizzare l’Europeo 2024 devo fare in modo che questo fatto negativo dia il via ad una vera rivoluzione del calcio italiano“.

Ore 16.25 – Queste le parole del presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi all’entrata in FIGC: “Fiducia a Tavecchio? Prima di dire sì o no, rosso o giallo, vogliamo capire lo stato dell’arte e questo è il motivo di questa riunione. Bisogna essere cauti, ragionevoli e fare il bene del calcio. Se un appartamento sta bruciando dobbiamo fare in modo che non bruci tutto il palazzo. Noi arbitri siamo tranquilli, ai mondiali ci andremo e faremo la nostra bella figura“.

Ore 16.11 – E’ iniziata da pochi minuti la riunione in Figc dove si deciderà il futuro di Giampiero Ventura e del calcio italiano. Il presidente Carlo Tavecchio è stato il primo ad arrivare in sede seguito dal direttore generale della Federazione Michele Uva e dal presidente dell’associazione italiana calciatori Renzo Uliveri. Per il dopo Ventura si pensa a Carlo Ancelotti coadiuvato da Paolo Maldini.

Ore 16.05 – Queste le parole del presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Renzo Ulivieri all’entrata in FIGC: “Cosa mi aspetto? Non mi aspetto niente, vado a parlare. Fiducia in Tavecchio? Fiducia nel programma, ma ora cerchiamo di capire la situazione. Non qualificarsi costituisce un problema, non siamo stupidi da non capire. Abbiamo problemi tecnici, i nostri ragazzi giocano poco. Colpevole solo Ventura? Nessuno ha mai detto questo, di fronte a un risultato di questo genere il nostro sistema si deve mettere in discussione. Se io mi sarei dimesso al posto di Ventura? Consiglio di non dare le dimissioni a caldo, perché dopo si ci confronta e si parla. C’è una prassi e derogare da questo percorso mi sembra sbagliato“.

Ore 16.00 – Il presidente di Lega Pro, Gabriele Gravina, è intervenuto a “Tutti Convocati” su Radio 24 poco prima del vertice previsto in Figc: “La decisione la lascio a Tavecchio. Io esprimerò la mia posizione politica, che non è non critica per tutto quello che è successo, ma devo anche valutare i rischi di un vuoto di potere in un momento in cui tra l’altro due leghe professionistiche, le più importanti in Italia, non hanno una governance. E’ un rischio altissimo, da valutare con molta attenzione, valutando sia i pro che i contro. Negli ultimi tempi, Tavecchio ha dimostrato un equilibrio importante. In questo momento io credo che sia necessario un atto di responsabilità da parte del presidente federale, però credo che sia altrettanto responsabile da parte di tutte le componenti cominciare a ragionare non per coltivare il proprio orticello ma nel valorizzare al meglio quelle che sono le reali risorse del calcio italiano. Sottolineo ancora una volta che la mia è una posizione sicuramente critica, perché lo è stata prima dell’elezione, lo è stata durante la gestione e lo sarà ancora di più un domani in cui io non dovessi avere un argomento reale e concreto di una rivoluzione generale“.

Ore 15.30 – Gian Piero Ventura si trova a Bari. Non ci sarà alla riunione in FIGC, come previsto, e attende solo che venga ratificato il licenziamento da parte della Federazione italiana.

Ore 15.00 – A margine di un evento al Salone d’Onore del Coni, Giovanni Malagò ha parlato della situazione in Federcalcio: “Cosa mi aspetto dal vertice in Figc? Vediamo, aspettiamo. Ora non ho niente da dire. Io comunque continuo a parlare con tutti, fa parte del mio stile e della mia educazione“.

Ore 14.50 – E’ arrivato nella sede FIGC a Roma anche il dg della Federcalcio, Michele Uva. Per il dirigente azzurro, nessuna dichiarazione ai cronisti presenti.

Ore 14.05 – All’interno della sede della FIGC c’è già Carlo Tavecchio. Il numero uno della Federazione è arrivato nelle prime ore della mattinata in sede.

Ore 14.00 – Tra due ore, ci sarà una delle riunioni più importanti della storia recente del calcio italiano. Nella sede della FIGC, il presidente Carlo Tavecchio ha convocato le componenti del Consiglio Federale per discutere del futuro del calcio italiano.

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