Il Faraone: «Io e Salah, la piramide è roba nostra»

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La Gazzetta dello Sport (M.Mahmoudy) – Il futuro è adesso. Lo racconta Stephan El Shaarawy, intervistato da «Alain» degli Emirati Arabi, che racconta questo momento della sua carriera. «Roma è stata la scelta giusta — ha detto —. È vero che quando mi hanno contattato non ero al mio meglio, ma il d.s. Sabatini ha svolto un ruolo importante nella chiusura della trattativa, dandomi piena fiducia, con i tifosi poi sono stato fortunato. All’esordio ho fatto una buona gara e ho segnato di tacco il gol della vittoria. Non avrei potuto desiderare un inizio migliore. Quando sono arrivato qui, conoscevo già sia Florenzi che De Rossi fin dai tempi della nazionale, e questo mi ha aiutato all’inizio per adattarmi, quindi ho avuto la possibilità di conoscere da vicino Francesco Totti: è incredibile».

LUI E SALAH – El Shaarawy ha parlato anche del rapporto con Salah, ambasciatore del calcio mediorientale. «Momo è un grande giocatore e umile per natura, ho un buon rapporto, nonostante la giovane età. Nonostante abbia una grande esperienza, è un uomo vero, un buon esempio per i giovani egiziani. Il gesto della piramide? Ho avuto l’idea durante la partita con i viola, mi ha permesso di segnare, in quel momento mi è venuta l’idea e così abbiamo fatto insieme il gesto per festeggiare».

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