L’Espresso – Il giro delle sette chiese

La priorità di Tom Di Benedetto è il giro delle sette chiese nella capitale in vista della costruzione del nuovo stadio e, più in generale, per presentare le credenziali della cordata anche a nome degli altri
tre soci James Pallotta, Michael Ruane e Richard D’Amore. Tra i proprietari di aree il neopresidente ha parlato con i Mezzaroma, quelli romanisti che si sono comprati il Siena e non quelli imparentati con Claudio Lotito della Lazio. Ha visto Pierluigi Toti, che gli ha proposto di prendere anche la Virtus Roma Basket per realizzare un gruppo polisportivo sul modello del Real Madrid o del Barcellona, idea già tentata con insuccesso a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta da Raul Gardini e Silvio Berlusconi. Vedrà Luca Parnasi, il costruttore proprietario dell’area dell’ippodromo a Tor di Valle. Ha incontrato Giampietro Nattino di Banca Finnat, eminenza grigia della finanza e dell’economia romane che con Di Benedetto condivide la devozione religiosa e l’amore per la riservatezza, maturata in ambienti dove l’esuberanza mediatica non è gradita.
L’Espresso

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