El Sha, la Roma prepara l’asso

Corriere dello Sport (P.Guadagno) – Prima il sogno realizzato di un bambino e poi una sorta di incubo, a causa di una serie infinita di infortuni. Questa, in sintesi, è stata l’avventura in rossonero di El Shaarawy, sbarcato a Milanello nell’estate 2011 con il Diavolo campione d’Italia in carica. Domani Stephan torna a sfidare il suo passato a cui ha già segnato due gol meritandosi gli applausi dei suoi ex tifosi.

INVESTIMENTO – Per la comproprietà del Faraone Galliani “sborsa” al Genoa 7 milioni più il cartellino di Merkel. Tifoso milanista sin da ragazzino e con Kakà come idolo, tanto che i paragoni con il brasiliano si sprecano, El Shaarawy, 19 anni ancora da compiere, si sente nella situazione ideale: può crescere e maturare, guardando i tanti campioni che giocano al suo fianco (c’erano pure Ibrahimovic e Thiago Silva all’epoca). E, infatti, alla seconda presenza in rossonero, la prima da titolare trova subito il gol. E’ il 21 settembre 2011, dall’altra parte c’è l’Udinese e la gara finisce 1-1. El Shaarawy si ripete anche al ritorno e, stavolta, la sua è una rete vincente. Chiude la sua prima annata al Diavolo con 4 reti, 2 delle quali in Coppa Italia: contro Novara e soprattutto Juventus. Ma è in quella successiva che mette in mostra tutte le sue qualità. E’ un Milan che arranca in campionato e fatica pure in Champions, ma c’è il “Faraone” a tenerlo in piedi. Chiude il girone di andata addirittura con 14 centri in campionato e altri 2 nella prima fase della Champions. Tuttavia, qualcosa cambia dopo il mese di gennaio. Galliani va a prendere Balotelli dal Manchester City, con cui El Shaarawy aveva già un feeling particolare extra-campo. Quei due, insieme, a Niang si prendono la vetrina del Milan e, considerando le comuni acconciature, ecco sbocciare lo slogan “A cresta alta”. Alla fine, però, l’unico a funzionare è proprio Supermario, visto che è lui a finalizzare una clamorosa rimonta che porta il Milan al terzo posto e alla qualificazione in Champions. El Shaarawy, invece, mette insieme solo 2 reti nel girone di ritorno e finisce di spegnersi lentamente.

FRATTURE E ROTTURE – Visti i colpi esibiti, c’è la convinzione che si sia trattato solo di una crisi di assestamento, dovuta anche alla giovane età, tenuto conto che ha solo vent’anni. Invece, dopo aver toccato la vetta, El Shaarawy non si riprende più. La stagione 2013/14 è un vero e proprio calvario per una frattura al piede sinistro, per la quale, dopo uno stop iniziale di oltre 2 mesi, si deve poi operare, rimanendo fuori per altri 4. Chiude l’annata con sole 11 presenze e un solo gol all’attivo. Il problema è che non va meglio nemeno in quella successiva. Nella prima parte fatica enormemente a tornare sui suoi livelli, poi, nel febbraio 2015, si rompe l’altro piede, il sinistro, tornando in campo solo per le ultime 3 giornate di campionato. Se il piede è guarito, qualcosa invece si è rotto con il Milan, tanto che a fine stagione decide di accettare l’offerta del Monaco e lascia Milanello. In realtà, lo fa soltanto in prestito, ma anche nel Principato le cose non funzionano, tanto che a gennaio fa le valigie e torna al Milan. La prospettiva non è delle migliori, visto che spazio in squadra non ce n’è. A fine mercato, però, arriva l’ancora di salvezza della Roma.

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