Dzeko a una rete dal miglior Dzeko

Corriere dello Sport (R.Maida) – Dopo il primo dei rigori sbagliati, a Udine, confidava ai compagni: «Tranquilli, il meglio deve ancora venire». Spalletti intanto lo stuzzicava per sfruttarne la carica d’orgoglio. Edin Dzeko è stato di parola con la Roma e ha risposto con i fatti a Spalletti. Se segnerà un gol stasera a Pescara, eguaglierà la sua stagione più prolifica di sempre. «Il meglio», eccolo.

CONFRONTO – Era di otto anni più giovane e non era ancora così famoso, Dzeko, quando sfasciava le difese della Bundesliga e contribuiva allo storico titolo del Wolsfburg, nella stagione 2008/09, con 26 gol in campionato e 36 in stagione. Adesso è a 25 in Serie A e a 35 considerando le coppe. Contro il Pescara, che ha subìto 70 reti in 32 giornate, cioè più di 2 a partita, l’occasione è praticamente imperdibile per raggiungersi e magari superarsi. «Non mi sono mai sentito così bene dice Dzeko – anche se ho 31 anni credo di aver raggiunto in questa stagione il top della mia carriera. E ancora non è finita, mancano diverse partite».

TITOLI – Stavolta non potrà conquistare un trofeo di squadra ma ha il diritto di ambire alla classifica cannonieri: segnando all’Adriatico, staccherebbe di nuovo la concorrenza piazzandosi al comando del gruppo degli specialisti del gol. Intanto ha già stabilito il record storico della Roma, visto che nemmeno tre campionissimi del settore come Volk, Totti e Bernardini si erano mai arrampicati così in alto.

INCIDENZA – A chi gli rimprovera di assopirsi in certi momenti del campionato, Dzeko può presentare il conto del suo rendimento: i suoi 25 gol in campionato sono stati spalmati in 19 partite. Nessuno ha fatto altrettanto. Né Belotti, che ieri si è fermato contro il Chievo, né Higuain, unanimamente riconosciuto come il centravanti più forte della Serie A. Dzeko ha costruito 13 gol singoli e 6 doppiette, una delle quali proprio al Pescara nella partita d’andata. E il suo rendimento recente è stato di una continuità straordinaria: sempre a segno nelle ultime cinque partite (6 gol in totale), è arrivato a quota 12 nelle ultime 12 giornate, rimanendo senza gol soltanto contro Inter e Napoli, nel periodo che ha costretto la Roma a ridimensionare i propri obiettivi.

FUTURO – La costanza realizzativa gli ha fatto recuperare credito nella considerazione dei tifosi, «che lo scorso anno mi fischiavano giustamente perché quello non ero io». Ma lo ha anche riportato al centro dell’attenzione del mercato internazionale, a cui la Roma per ragioni finanziarie non è mai insensibile. Detto che finora a Trigoria non sono state presentate offerte, Dzeko è un calciatore molto difficile da sostituire per qualità ed esperienza. La Roma se ne priverà soltanto davanti a una proposta irrifiutabile, in stile cinese per intendersi. Il Milan, che non sembra intenzionato a insistere su Bacca, già si era affacciato al balcone del procuratore, chiedendo notizie. E all’estero, soprattutto in Inghilterra, Dzeko conserva un appeal significativo.

CONVENIENZA – Per quanti soldi la Roma potrebbe considerare di perderlo? Circa 30 milioni, che per un giocatore nato nel 1986 sarebbero un gruzzolo difficile da respingere. Tanto più che James Pallotta, dichiaratamente, ha deciso di puntare su un ringiovanimento della rosa. La politica di “cedibilità” dunque vale per Dzeko come per tutti gli altri giocatori affermati. Poi certo conterà anche la volontà del giocatore che l’estate scorsa ha deciso di restare a Trigoria nonostante lo scetticismo della dirigenza e dello stesso Spalletti e che non prenderebbe in considerazioni ipotesi di campionati inferiori: se lascerà la Roma, e il suo contratto fino al 2020, non andrà in Cina o in Qatar.

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