Il dualismo si consuma via radio

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Il Tempo (E.Menghi – F.Schito) – David Rossi (Roma Radio): «Il nervosismo c’è da sempre»
David Rossi è la voce della radio ufficiale giallorossa, Roma Radio, e tra i due litiganti Totti e Spalletti sceglie una terza opzione più democratica: «Io sto con la Roma, è l’unico schieramento che si può prendere in questi casi, l’unica cosa seria che si possa dire rispetto ad una normale dialettica che può esserci tra un allenatore, magari scontento di un periodo o di una partita, e un giocatore orgoglioso che se sente un appunto vuole dire la sua. Non c’è nulla di trascendentale, può diventarlo solo a Roma. Certo sarebbe meglio se questo nervosismo non ci fosse, ma Delvecchio mi ha detto che l’anno dello scudetto c’erano 4 clan dentro la Roma, poi quando si andava in campo remavano tutti dalla stessa parte e lo fanno anche oggi».

Carlo Zampa (Retesport): «Il club è stato poco chiaro»
Carlo Zampa, radiocronista e conduttore per Retesport, si è commosso in diretta al gol del 3-3 di Totti e fa una premessa chiara: «Io sono sempre stato dalla parte del capitano». Non punta però il dito contro Spalletti dopo la lite con il numero 10: «La colpa è della società che ha demandato la questione al tecnico, tutto nasce dalla scarsa chiarezza. Dicevano che sarebbe stato Totti a decidere e invece non hanno intenzione di rinnovargli il contratto. L’unico che ci mette la faccia è Spalletti, che deve fare le sue scelte ed è giusto così, però a Francesco si deve concedere un altro anno perché ha dimostrato di essere calciatore. Pensare che il finale di carriera debba esser questo è tristissimo ed è un autogol per la società».

Max Leggeri (Centro Suono Sport): «Così si fa solo male alla Roma»
«Io espongo me stesso e il mio pensiero», è la premessa di Max Leggeri, voce di Centro Suono Sport, che non mette alla gogna Spalletti, anche se reputa «inutile, gratuita, personale e dannosa questa polemica accesa da mister Luciano: non ne sentivamo la necessità e il bisogno. Non sono né per Spalletti né per Totti, ma dico cosa penso: così non si fa il bene primario, che è la Roma. Detto questo, che rimane un amabile e disinteressato consiglio che do al tecnico, ritengo che con lui vinceremo il prossimo tricolore». Il conduttore non ha percepito in conferenza un clima più disteso: «Sembra che a Spalletti non vada giù che Totti a Bergamo gli abbia parato le terga, con quel gol allo scadere».

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): «L’allenatore non lo vuole più»
Ilario Di Giovambattista, che conduce sulle frequenze di Radio Radio Mattino Sport e News, è entrato a gamba tesa su Spalletti: «Non vuole più Totti in mezzo alle scatole: questa è la verità. Il capitano sarà costretto ad andarsene, altrimenti sarà il tecnico a farlo. In questo momento, però, è lui la persona che ha più poteri nella Roma». Poi commenta gli scatti dell’allenamento post-bufera con i sorrisi di Totti e Spalletti ripresi dalle telecamere della tv ufficiale: «Credo sia inutile fare vedere queste immagini finte adesso. Cerchiamo di mantenere una dignità. Pace armata? Ma vogliamo prendere in giro la gente? La pace non esiste, anche se la vorremmo. Non è cambiato assolutamente nulla».

Piero Torri (Tele Radio Stereo): «Sono tutti colpevoli»
«Non vedo innocenti, sono tutti colpevoli. È una situazione di cui tutti avremmo fatto volentieri a meno – il pensiero di Piero Torri, oggi voce di Trs nella quale tutti hanno sbagliato qualcosa: società, allenatore, Totti, noi come addetti ai lavori perché forse sarebbe stato più opportuno accompagnarla con meno esagerazione. Ormai la frittata è fatta e credo che ci dovremo convivere: difficilmente sarà rinnovato il contratto di Totti, altrimenti lo avrebbero già fatto. È un addio sporcato, che il giocatore più importante della storia della Roma non avrebbe meritato così come i tifosi e la società. Sul fatto che Totti sia la Roma non sono d’accordo: la Roma è la Roma, qualunque giocatore viene dopo».

Patrick Vom Bruck (Retesport): «Spalletti ha esagerato»
Patrick Vom Bruck, conduttore sui 104.2 di Retesport, non ha particolarmente gradito i metodi dell’allenatore toscano nell’affrontare la questione Totti: «Penso che Spalletti usi nei confronti di Totti un metro esageratamente severo che porta Francesco a pensare di non essere più gradito. Ovviamente il tecnico lo fa con l’avallo della società. Nello specifico io sto con Totti, anche se in generale non mi piace schierarmi, ma in questo caso credo che Spalletti abbia un po’ esagerato e questo mi fa propendere per il capitano». Ma la stima per l’allenatore resta intatta e Vom Bruck non esita a parlare di futuro: «Nonostante tutto, spero che Spalletti rimanga a lungo sulla panchina giallorossa».

Stefano Petruccci (Tele Radio Stereo): «Il contratto unico obiettivo»
«Sicuramente a Bergamo sbaglia Spalletti, ha una reazione spropositata in relazione a quanto successo in campo, ma da tempo sta sbagliando Totti. Da lui – il pensiero Stefano Petrucci, voce di riferimento di Tele Radio Stereomi sarei aspettato una presa di posizione, una cosa da romanista. L’unica volta che l’abbiamo sentito parlare si lamentava del fatto che gioca poco e che non gli avessero rinnovato il contratto. Sono molto amareggiato dal suo silenzio degli ultimi mesi che si sta prestando a diverse strumentalizzazioni, tra cui il tentativo di mettere in difficoltà l’unica persona che mi sembra garantire un elemento di fiducia per il futuro della Roma, che è Luciano Spalletti».

Mario Corsi (Centro Suono Sport): «Sto con Totti Lui è la storia»
Mario Corsi, meglio conosciuto come Marione, conduttore radiofonico sulle frequenze di Centro Suono Sport non ha dubbi: «Io sto con Totti, perché fa parte della storia della Roma da 24 anni. Totti è la Roma, perché nella Roma non ci sono altri personaggi come lui. In questo momento chi ti fa pensare a qualcosa di romanista è solo Totti. La presidenza non mi sembra così popolare, Spalletti attaccando Totti fa un esercizio che non è il suo. Deve fare l’allenatore e se sceglie di non farlo giocare nessuno può giudicarlo. Ma Totti è centomila volte più romanista di lui. La società è colpevole perché non dice niente in un momento così di crisi, ma una posizione va presa, anche che sia contro Totti».

Furio Focolari (Radio Radio): «L’errore è del tecnico»
«Nella vicenda specifica di Bergamo – dice Furio Focolari, voce storica di Radio Radio -, Spalletti ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare: dal modo utilizzato per prendere di petto l’incolpevole Totti fino al non essersi assunto il merito di averlo fatto entrare. Preso da questo momento di antipatia non nei confronti di Totti ma del “tottismo” ha sbagliato. Credo però che a Roma si stia esagerando con il “tottismo”. Totti ha fatto la storia della Roma e per questo va rispettato e coccolato, però il futuro non può essere lui: è chiaro che Spalletti se ne rende conto e vorrebbe evitare non tanto il discorso tecnico ma situazioni come questa. È il vero motivo per cui non lo vorrebbe più qui».

Michele Plastino (Teleroma 56): «Luciano sbaglia la psicologia»
«Ritengo Spalletti un ottimo addestratore e non a caso uso il termine preciso. In questa vicenda – le parole di Michele Plastino, direttore di Teleroma 56mantengo fede a questa mia considerazione e alla mia stima nei suoi confronti ma devo però valutare diversamente il valore psicologico come allenatore: non sono d’accordo sull’idea che tutti i giocatori siano uguali e vadano trattati allo stesso modo. Uno con la storia di Totti ha bisogno di ricevere delle spiegazioni diverse rispetto a un esordiente, per fare un’iperbole, con tutte le varietà del caso. In questa vicenda, al di là di Guerra e Pace nel finale, ritengo che il trattamento riservato a Totti sia stato particolare ma in senso negativo».

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