Diritti tv, perquisite sedi club di A e B

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Il Tempo (I.Cimmarusti) – Turbativa d’asta e turbata libertà degli incanti in relazione alla compravendita dei diritti tv del calcio. Con questa accusa la Procura della Repubblica di Milano ha ordinato una serie di perquisizioni nelle sedi di Lega Calcio, delle società Infront di Marco Bogarelli e di Rti (gruppo Mediaset), e di una serie di società di cacio di serie A e B. Nel mirino c’è la vendita dei diritti per i campionati 2015-2017, pianificata anche con Infront, advisor nell’operazione finanziaria della Lega Calcio. «Infront ha fatto una buona campagna per le squadre di calcio, avendo aumentato i diritti tv, se poi questa torta se poi questa torta se la spartiscono 6 o 7 società questo non va bene, ma con la serie B è stato fatto da loro un ottimo lavoro», è stato il commendo di Spinelli, presidente dal Livorno.

Stando agli accertamenti investigativi, sarebbe stato compiuto anche un terzo reato: l’ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Fonti investigative rivelano che sarebbero stato compiuto attraverso presunti ritocchi al rialzo dei bilanci di alcune società calcistiche al fine di poter essere ammesse ai campionati. L’indagine dunque è esplosiva e presto potrebbe riservare sorprese.

Intanto ieri mattina è stato interrogato il fiscalista Andrea Baroni, arrestato in uno dei filoni d’indagine sull’assegnazione dei diritti tv del calcio. Il professionista si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei suoi confronti la Procura di Milano ipotizza i reati di associazione per delinquere, riciclaggio di denaro frutto di evasione fiscale di clienti italiani. Secondo i magistrati Baroni sarebbe uno dei soci della Tax and Finance, società di consulenza fiscale di Lugano (Svizzera) e di diritto inglese con uffici sparsi in tutto il mondo. Tra i clienti di questa società, come risulterebbe ai pm, ci sarebbe anche la Infront Italy srl di Marco Bogarelli.

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