De Zerbi: “Fino al 2-0 non avevamo sofferto tantissimo. E’ vero che giocavamo contro la Roma, ma potevamo avere un atteggiamento diverso” – VIDEO

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Roberto De Zerbi, tecnico del Palermo, è stato intervistato durante il post partita di Roma-Palermo 4-1. Queste le sue parole:

DE ZERBI IN CONFERENZA STAMPA

Nel primo tempo non aveva impostato male la partita, poi dopo i due gol il Palermo si è smontato…
Esatto, ma non è giustificabile per avere un atteggiamento così passivo. Noi dobbiamo capire che se una squadra parte per salvarsi non è importante perdere ma ripartire. Giovedì abbiamo una partita importante e dobbiamo subito rialzarci.  Il Palermo deve trovare una fisionomia veloce e deve avere un atteggiamento giusto, più convinto, con coraggio. Poi arriveranno i risultati, che non credo arrivino dal cielo ma con atteggiamenti e rabbia. Potevamo fare qualcosa in più, ma dopo il due a zero abbiamo mollato.

Cosa c’è da salvare stasera?
Fino al due a zero contro la Roma che è di un livello nettamente superiore al nostro abbiamo tenuto bene il campo. Potevamo ripartire con qualche uomo in più: quando ho firmato col Palermo sapevo dove andavo, così come i giocatori. Con l’Udinese è una partita importantissima, dobbiamo essere tutti responsabili e dare tutti qualcosa in più. La maglia la sudiamo però dobbiamo andare oltre. Io ho ben chiaro di quello che voglio fare in campo, io sono questo e non mi smuovo di un centimetro.

DE ZERBI A MEDIASET

Abbiamo preso tanti gol con Torino e Roma che sono di livello superiore al nostro. Fino al 2-0 non avevamo sofferto tantissimo, poi sì non avevamo creato i presupposti per segnare però cercavamo di ripartire. Dopo siamo stati troppo passivi. Bisogna vedere le cose con realismo, dobbiamo sempre lottare e il problema non è perdere, ma rialzarsi subito perché sapevo che situazione avrei trovato qui, poi è il campo a parlare ma dobbiamo metterci di più.

Teme l’esonero?
Sono preoccupato solo per fare il mio lavoro, cerco di dare un po’ più di coraggio alla squadra, non mi spaventa prendere dei gol, voglio che la mia squadra prenda la convinzione di far male all’avversario. È chiaro che non facendo ritiro si fa fatica nel prosieguo. Non è facile riproporre quanto fatto con il Foggia quando allenavo lì, ci sono alcuni elementi che vanno lavorati perché i miei non li conosco. C’è totale disponibilità e si può sempre migliorare, poi bisogna arrivare a un compromesso di gioco, il tecnico deve capire con chi lavora. Non siamo una squadra di contropiedisti, non dobbiamo forzare la giocata ma dobbiamo avere la forza di stare là, chi si salva in Italia sfrutta le ripartenze ma noi non abbiamo queste caratteristiche e quindi dobbiamo passare per il palleggio. Diamanti vuole giocare le palle, anche Nestorovski, ma il gioco passa attraverso la mentalità.

Ci crede alla salvezza?
Oggi mi mancavano due titolari in difesa e non mi piace parlare di gennaio, ho accettato di allenare questa squadra e ho le mie responsabilità. Si vede poco quello che vorrei fare io, sicuramente non voglio rinunciare a giocare, delle volte ci si riesce delle altre no, non voglio mettermi in braccio il portiere ogni volta.

DE ZERBI A SKY

Il suo calcio non è un po’ troppo presuntuoso visto l’emergenza salvezza?
Se avessi la sicurezza di vincere le partite buttando la palla in avanti, allora lo farei. Cerco di fare quest gioco per una mia idea, ma anche per le caratteristiche della squadra. Non abbiamo giocatori che sanno fare il contropiede o velocisti o chi si butta nello spazio. Alcuni di questi giocatori ce l’abbiamo fuori per infortunio. Quindi cerchiamo di portare la palla piano piano con dei giocatori che vogliono la palla addosso o che sono bravi a giocare in area di rigori, vedi Diamanti e Nestrovski. A volte capita che se levi un centrocampista scopri la difesa, quindi non è facile. Quello che non mi è piaciuto è l’atteggiamento dopo il 2 a 0. E’ vero che giocavamo contro la Roma, ma potevamo avere un atteggiamento diverso.

Che differenze vi sono tra un mese fa ed ora?
La terzultima partita la stavamo vincendo fino al 94′ con la Sampdoria, pur non giocando benissimo. Poi nelle ultime due abbiamo trovato due squadre nettamente più forti di noi. Con il Torino abbiamo giocato meglio. Oggi è chiaro che cercavamo di chiudere gli spazi, non dobbiamo avere alibi. Giovedì ci dobbiamo subito rialzare.

Con Zamparini come va?
Fino ad oggi è stato perfetto, non si è mai intromesso. Di solito ci sentiamo il giorno dopo le partite. E’ stato rispettoso del mio ruolo. Sapevo dove venivo e quali difficoltà ci stavano.

Mercato?
Non ne voglio parlare. Questa è una squadra che ha un potenziale importante. Tra il potenziale e la realtà ci passa tanto, ma come prima cosa è importante l’aspetto mentale.

Ma non deve essere l’allenatore a tirar fuori il potenziale?
Ho tanti 19enni e 20enni, uno fa fatica a trovarli pronti. Oggi avevo due difensori centrali che stavano fuori. Potevamo fare di più. Forse tra qualche anno uscirà il reale valore di alcuni giocatori.

In quanto tempo ti aspetti un miglioramento?
Adesso abbiamo l’Udinese in casa e voglio tornare a vincere, perché abbiamo le qualità giuste per farlo. Dobbiamo entrare in campo per vincere la partita.

Ti stupiresti di ricevere una telefonata di Zamparini domani?
No, ma ripeto che quando ho accettato sapevo dove arrivavo. Io sto dando tutto e sto cercando di cambiare un po’ l’idea e la prospettiva. Se non abbiamo le qualità per ripartire allora dobbiamo giocare un po’ di più la palla. Perché altrimenti ti schiacciano e perdi lo stesso.

 

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