Coppa in bacheca. Roma e i baby d’oro

Corriere Dello Sport (R.Maida) – Non fermateli. O magari sì, se non volete che volino via. I giovani che vincono tutto chiedono strada alla Roma. Dentro, qualora fosse possibile. Lontano, nel caso di rendesse necessario. Dopo aver completato il triplete, i dominatori del mondo Primavera si preparano alla vita da adulti con tante storie e tante ambizioni diverse che verranno discusse con la società.

AFFARI – I più vicini alla Serie A sono Riccardo Marchizza, il difensore rigorista, e Marco Tumminello, goleador della squadra che sta per rinnovare il contratto con la casa madre. Non solo perché hanno già assaggiato la prima squadra, uno in Euroleague con Spalletti e l’altro in Serie A con Garcia, ma anche perché sono stati chiesti dall’Atalanta per cementare il rapporto di amicizia nato con la trattativa che porterà Franck Kessie a Trigoria. Sono tutti e due del 1998 e hanno dimostrato un profilo tecnico e caratteriale adatto a misurarsi con il calcio d’elite. Possono semmai risentire del salto, come è successo al bravissimo D’Urso che in Serie B non si è ambientato dopo essere stato il miglior giocatore della Primavera scudettata della scorsa stagione, a causa dell’alta base di partenza: crescere nella Roma e poi mettersi alla prova in realtà più piccole è un test di maturità che a non tutti viene facile superare al primo colpo.

VETERANI – Ci proveranno, dopo un anno da fuoriquota vissuto ancora tra i giovani, anche i giocatori del ’97: il capitano Eros De Santis, terzino destro, e il centravanti Edoardo Soleri, oltre al mancino croato Silvio Anocic che ha risolto i problemi contrattuali con la società e verrà piazzato in qualche squadra amica. De Santis piace all’Entella e all’Ascoli, mentre Soleri interessa a Carpi, Cesena e Piacenza. Situazione a parte, tra i ventenni, vive Abdullahi Nura, il terzino nigeriano che secondo una definizione di Sabatini «corre come il vento». Viene da un infortunio simile a quello che spaccato il ginocchio di Ibrahimovic, tra problemi vari ha perso un anno e mezzo, perciò deve trovare una squadra che gli consenta di giocare con continuità. Se non fosse andato incontro a malattie ed incidenti, avrebbe già debuttato in Serie A e forse sarebbe entrato in pianta stabile nelle rotazioni di Spalletti.

I PICCOLI – Anche il portiere Lorenzo Crisanto, uno dei ‘98, è in cerca di un club che gli offra un posto da titolare. A gennaio lo aveva sondato il Latina che potrebbe tornare alla carica in vista del probabile rinnovamento in Lega Pro. Il Latina, con il Cesena, segue anche la freccia senegalese Keba Coly, tra le liete sorprese di questa stagione. Il centrale argentino Nani, tesserato da pochi mesi, ha diversi ammiratori nelle serie inferiori (non dispiace anche a Spalletti) mentre la mezz’ala Bordin è a conoscenza di un corteggiamento di due società importanti: il Verona e il Pescara. Possono scalare in B anche il centrocampista Spinozzi e il difensore Ciavattini. Ma poi ci sono i “pischelli” del ‘99 che sono probabilmente il maggior vanto di quest’annata per Alberto De Rossi: uno è il terzino sinistro Luca Pellegrini, che è entrato già nella scuderia di Mino Raiola ed è stato cercato da diverse squadre inglesi. Scelto personalmente da Bruno Conti, che lo prese dal Tor Tre Teste, ha stabilito una serie incredibile di vittorie vincendo consecutivamente tre scudetti giovanili, dai Giovanissimi alla Primavera passando per gli Allievi. Il suo futuro, causa appeal internazionale e contratto in scadenza nel 2018, pare fortemente in bilico. L’altro diamante è il centrocampista Davide Frattesi, il più giovane in assoluto tra i titolari di Alberto De Rossi, essendo ancora minorenne: è nato nel settembre 1999. Strappato alla Lazio a soli 14 anni, centrocampista di sostanza e qualità, padrone della scena anche nelle nazionali giovanili. Vista l’età, potrebbe restare per un’altra stagione come leader per la Primavera visto che «il mio obiettivo è debuttare nella prima squadra della Roma». Ma a Samp ed Empoli piace molto.

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