Consiglio straordinario sullo Stadio della Roma. Montuori: “Garantito miglioramento Roma-Lido” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (F.Biafora) – Assemblea Capitolina straordinaria per quanto riguarda il nuovo Stadio della Roma. Una riunione richiesta dalle opposizioni già all’indomani della chiusura dell’accordo fra la Raggi e la Roma. La maggioranza porterà un Ordine del giorno che, ovviamente, ha solo un valore politico e non potrà essere utilizzato in Conferenza di Servizi.

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Ore 14.00 – La maggioranza M5S in Assemblea Capitolina non si spacca nel voto in Aula Giulio Cesare su un ordine del giorno sul percorso amministrativo per arrivare all’approvazione del progetto dello stadio dell’As Roma. Erano quattro gli assenti “per motivi personali” tra le fila del gruppo M5S, Andrea Coia, Alisia Mariani, Gemma Guerrini e Fabio Tranchina, ma gli altri 25 consiglieri pentastellati hanno votato compatti il testo presentato dalla maggioranza nel corso dell’Assemblea Capitolina straordinaria dedicata all’impianto del club giallorosso. Un tema che nei mesi scorsi aveva agitato il gruppo grillino in Campidoglio, con una manciata di consiglieri scettica sul progetto. Il testo è passato con 25 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astenuto, Davide Bordoni di Forza Italia. L’odg approvato, si legge nel testo, impegna sindaca e giunta “a dare seguito alle attivitè necessarie alla realizzazione di un progetto stadio” che “garantendo i benefici per l’intero quadrante e per i suoi cittadini per i cittadini residenti” risponda a sei criteri. I punti citati nel documento: “riduzione di oltre il 50% delle cubature del business park eliminando le tre torri inserite nel precedente progetto“; “realizzare edifici a basso impatto ambientale con elevati standard energetici“; “la predisposizione di una convenzione che garantisca la realizzazione delle opere di interesse pubblico“; la risoluzionedelle note problematiche di carattere idrogeologico dell’area“. Poi si passa a quelli legati alla mobilità: “La massima accessibilita all’area tramite il trasporto pubblico con servizio per minimo 20 mila passeggeri l’ora sull’intera tratta della Roma-Lido, a cui vanno garantiti ulteriori 7.500 passeggeri l’ora sulla Fl1 durante gli eventi sportivi“, e poi la “messa in sicurezza e l’unificazione della via Ostiense almeno nell’intero tratto urbano tra il Raccordo Anulare e viale Marconi“. Il testo infine chiede “l’ampliamento del parco fluviale previsto nel precedente progetto“. In precedenza erano stati respinti gli odg del Pd, di Fratelli d’Italia e di Sinistra per Roma.

Ore 13.25 – Michela Di Biase è stata intercettata dai cronisti presenti: “Ci troviamo al punto di partenza. E’ una falsità dire che la prima pietra si porrà all’inizio dell’estate“.

Ore 13.22 – Chiuso il primo consiglio straordinario dedicato allo stadio della Roma.

Ore 13.20 – Passa l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle.

Ore 13.18  Il terzo ordine del giorno viene bocciato.

Ore 13.17 – Primo e secondo ordine del giorno vengono respinti.

Ore 13.15 – Stefano Fassina: “Noi crediamo che alcuni passaggi siano delle forzature. Rimane poi la cosa principale: non abbiamo nessun documento ufficiale da valutare. Non ci sono informazioni ufficiali sul progetto, la partecipazione e la trasparenza sono fondamentali. L’ordine del giorno chiede soltanto di portare il progetto definitivo entro il 5 aprile“.

Ore 13.07 – Michela Di Biase: “Voi nell’ordine del giorno non ci state dicendo molte cose. Non si parla del rispetto dell’utilizzo del suolo. Vorrei richiamare l’assessore in aula, così posso riprendere la mia dichiarazione di voto. Noi abbiamo aspettato 9 mesi per una pagina e mezzo di ordine del giorno. Sto esprimendo soltanto le mie motivazioni sull’ordine de giorno. Noi spieghiamo quali sono le opere pubbliche che dovranno essere costruite, voi invece fate un discorso generale. Non si capisce se rispetterete la data del 5 aprile. Lo dovete dire non solo a noi ma a tutta la città“.

Ore 13.05 – Riprende l’assemblea, vengono presentati gli ordini del giorno.

Ore 12.43 – Roberto Giachetti è stato intercettato dai cronisti presenti: “Non avendo nulla si avvicina la possibilità che salti tutto“.

Ore 12.38 – Conclude Montuori: “Dico a Ghera che i tempi idreogeolici si calcolano in lunghi anni, a Roma c’è una piena del Tevere ogni 200 anni. Qualcuno ha detto che non abbiamo letto la 132 (progetto Caudo), ne condivido alcune parti, altre no. Alcune opere vanno implementate. Abbiamo istituito una commissione per i lavori pubblici per il ponte dei congressi. Rispondo a Giachetti dicendo che conosco bene la zona intorno all’Olimpico, ci ho abitato. Primo con riequilibrare il rapporto, intendevo quello tra Stadio e Business Park. Ho sentito numeri che non conoscevo del progetto che verrà“.

Ore 12.24 – Alessandro Onorato (Lista Marchini): “Noi stiamo facendo questa Assemblea perché voi non avete dato a nessuno il progetto, discutiamo senza le carte. Il Piano Regolatore verrà modificato per lo Stadio, nella vostra delibera non cambia nulla nel consumo di suolo. I M5S provano a convincere la propria base che non stanno dando una sola ai romani. Un progetto urbanistico si calcola sui mq o la qualità dei mq? Se devo seguire il vostro ragionamento, che è follia, sono meglio le palazzine di Tor Bella Monaca delle torri di Libeskind. dite no a torri che avrebbero dato opere pubbliche importanti. Voi create un blocco a tutto il X Municipio, questa è una grande sola. Se voi unificate soltanto il pezzo tra Tor di Valle e Marconi create un imbuto. La verità è che questo stadio non lo volevate, ma dato che avete capito l’importanza della Roma a Roma, avete fatto questo nuovo progetto per ragioni elettorali, levando tutti gli investimenti per le opere pubbliche. Ci auguriamo che questo progetto prima o poi ce lo farete vedere“.

Ore 12.15 – Piero Calabrese (Movimento 5 Stelle): “Attualmente i treni della Roma-Lido sono 9 all’ora. Il carico che doveva sopportare il proponente era di oltre 50 milioni, rispetto alla diramazione della linea B. Nell’allegato si fa presente che sempre in riferimento alla diramazione, si cita che la linea B va in interferenza con la Roma-Lido e consigliano la trasformazione in metropolitana. Oltre Decima e Torrino ci sono altri abitanti che rappresentano l’interesse pubblico. Il taglio del 60% della cubatura, quella vecchia corrispondeva a 42 palazzine, come è possibile che ne abbiamo aggiunte? E’ stata presa in giro la cittadinanza“.

Ore 12.02 – Antongiulio Pelonzi (Partito Democratico): “Il progetto dovrà ricominciare l’iter della 147. Comunichiamo col cuore infranto che il progetto dovrà ricominciare l’iter così come previsto dalla legge 147. Pur velocizzando i passaggi amministrativi, dopo mesi, apprendiamo che il progetto, se verrà realizzato, dovrà avere un percorso che non durerà non meno di due anni. Noi stiamo dicendo alla città che lo Stadio avrà luce dopo due anni di iter e chissà quanti di costruzione. Questa Amministrazione relega nel libro dei sogni di giocare in questo Stadio. Abbiamo assistito, per troppo tempo, ad un confronto, quello Eurnova e questa Amministrazione, chiuso tra la Giunta e l’Amministrazione Capitolina. In Aula l’abbiamo portato noi. Fino a questa mattina l’incertezza ha portato due volte alla caduta del numero legale che abbiamo assicurato noi. Il nostro odg mira a far vedere che la delibera ha avuto un percorso, aveva una filosofia di fondo di cogliere l’occasione di unire i due lati del fiume. Quelle opere pubbliche avrebbero risolto la vita dei cittadini romani a prescindere dallo Stadio. La stella polare del PD è capire se la filosofia di fondo rimarrà questa, se le opere pubbliche cambieranno in meglio la vita della città. Possibile che ci accingiamo a fare uno Stadio nuovo e partiamo già con un numero al di sotto di spettatori della soglia UEFA e FIFA che non permettono di effettuare le finale, siamo pazzi? 18 palazzi e non palazzine, non è una questione di consumo di suolo o di verde, 18 palazzi vengono presi per uffici o nel tempo diventeranno residenziali? La delibera Caudo era fatta veramente bene, per il bene della città. La delibera prevede che anche solo una delle opere pubbliche essenziali viene meno, l’iter va ricominciato daccapo, e secondo che serve una variante urbanistica come noi sostenevamo dall’inizio della vicenda. Sono passati 9 mesi, un parto. L’Amministrazione ha pochi giorni per mandare dei pezzi di carta per mantenere tutto in piedi, se non ce la fa si ricomincia daccapo comunque. La legge prevede che siano i proponenti a dare un progetto e non l’Amministrazione. L’auspicio è che questa maggioranza colga l’input e che si possa ragionare sulla deliba Caudo. Se riusciamo a fare questo insieme, non solo daremo una risposta positiva, ma anche noi faremmo una grande trasformazione ad un grande quadrante urbano. Io sono della Lazio ma mi sto battendo come un leone per lo Stadio della Roma“.

Ore 11.55 – Svetlana Celli (Roma torna Roma): “La nostra Sindaca, durante il ballottaggio con Giachetti, affermava che gli investimenti di una società americana dovevano essere fatte rispettando le norme.. Non potendo visionare il progetto vorrei capire se aver dimezzato le opere pubbliche a carico del privato e altro comporti una valenza d’interesse pubblico maggiore o minore rispetto al passato. Se lo Stadio sia diventato di proprietà dell’A.S. Roma Calcio, voglio sapere se il progetto non necessiti della variante. Spero che l’assessore all’Urbanistica sia stato messo a conoscenza del progetto. La Sindaca parlava di progetto 2.0, perché non poteva essere fatto per le Olimpiadi? Chi non cambia idea è il più grande dei saggi o il più sciocco degli stolti“.

Ore 11.51 – Enrico Stefano (Movimento 5 Stelle): “Parlo per quello che mi compete, mi focalizzo sui trasporti. Mi sento di fare un appello, di prestare la massima attenzione al trasporto pubblico. E’ una sfida importante far coesistere l’interesse pubblico con quello privato, dobbiamo farlo nel bene dei cittadini, dobbiamo impegnarci e lo stiamo già facendo. Dobbiamo trovare il modo di potenziare la Roma-Lido, di rendere accessibile la stazione FL1 dall’altra parte del Tevere, massimo impegno e sforzi. Situazione complicata quella dei trasporti. E’ un tema non facile da affrontare, su questo ci sono già i lavori che sono in corso a Tor di Valle, rebus che va risolto. Metterci a disposizione degli assessori competenti per risolvere per l’interesse di tutti“.

Ore 11.41 – Roberto Giachetti (Partito Democratico): “Stiamo discutendo di aria fritta, finché non c’è progetto o numeri, stiamo facendo discussioni teoriche. E’ sistematico da parte del M5S intervenire e smontare quello che c’era, è accaduto con le Olimpiadi e ora con lo Stadio, un processo che consentiva investimenti. Olimpiadi avrebbe garantito milioni di posti di lavoro, è un dato di fatto. Si è deciso di azzerare una delibera che bisognava soltanto portare a conclusione. Ci troviamo nella fase in cui si dice che stiamo ragionando. Sarebbe utile capire quali sono state le indicazioni date dall’Amministrazione. Avete detto che l’intervento prevalente è lo Stadio, per noi invece era l’intervento pubblico e non lo Stadio. Eliminando le torri e spalmando la cubatura sulla superficie, togliete verde, occupate il suolo. Non sappiamo cosa produce il progetto. Mi rivolgo a chi è attento ai problemi ambientali. Il progetto Caudo riqualificava quell’area. Vi dico una sola cosa, mi auguro che voi abbiate le idee chiare e che non abbiate raccontato cose che creino illusioni. Sarebbe davvero grave, sarebbe un inganno. Stiamo parlando di una cosa che era pronta, che avete smontato, distrutto“.

Ore 11.31 – Andrea Di Priamo (vicepresidente dell’Assemblea Capitolina – Fratelli d’Italia): “Manca trasparenza, ci deve essere discussione pubblica. Ci sono state riunioni di maggioranza, tra proponenti e maggioranza, nulla di tutto ciò ricade nelle Commissioni, nei Municipi etc. State contraddicendo il vostro slogan. Non si può discutere un tema così importante senza la trasparenza, andando a nascondere gli atti, io devo denunciare pubblicamente quello che è stato riportato, l’impossibilità di accesso agli atti pubblici. Quella relazione, essendo un temo delicato, era stata fatta in un unico atto, unica copia, l’avvocatura non ce l’aveva. Andremo a fondo, o esce quel parere o faremo atti conseguenti. Chiediamo che questa discussione diventi pubblica, che si faccia un’attività permanente fino alla fine del procedimento. Si facciano attività di partecipazione che sono previste con le associazioni, almeno 5 che accolgono i vari comitati. Nel frattempo il Comune sta partecipando alla CdS, visioneremo i vostri atti ma dobbiamo prendere atto che fino ad oggi non c’è stata trasparenza. Abbiamo sentito la Raggi dire che Lanzalone ha trattato questo ed altri temi attraverso una procura personale, quindi senza incarico ufficiale. La delibera allora ce la troveremo scritta su un pazzo di carta di focaccia, ma vi sembra possibile? Abbiamo dovuto chiedere un consiglio. Denunciamo la mancanza di trasparenza. Interesse pubblico deve essere determinato dalla ricaduta positiva sul territorio. Dobbiamo capire se questo interesse sussiste, su tutti i temi”.

Ore 11.24 Paolo Ferrara (capogruppo M5S): “Roma deve essere felice di quello che abbiamo ottenuto in questo percorso, il progetto sarà ancora di più approfondito. Abbiamo ottenuto quello che nessun altro avrebbe potuto portare a casa. Se non ci fosse stato il M5S si starebbe già scavando in quelle aree. Ci sono studi che porteranno l’Amministrazione a centrare l’obiettivo che sarà un successo per la città. Sarà previsto tutto il trasporto pubblico, più verde e meno cemento con la riduzione che supererà il 50%. Per quanto riguarda la viabilità è previsto un lavoro che adesso si sta svolgendo e che andrà a potenziare il tratto della Roma-Lido, previsti spazi per il sociale. Credo che questa operazione non possa che essere apprezzata e la città l’ha fatto. Per me è un punto fermo e di orgoglio, operazione che poteva fare soltanto il M5S. Arrivare a questa operazione lo poteva fare solo una forza politica libera che non sta a compromessi. Abbiamo detto ai proponenti, che sono persone e società molto rilevante, siamo stati in grado di metterci seduti e di fare lo stadio come lo vogliono i romani. Pregherei le opposizioni di dare suggerimenti dove è possibile, perché abbiamo delineato un percorso. Possiamo a mio avviso trovare dei margini importanti per dare segnali di come all’interno di questa Amministrazione ci sia stato un cambiamento epocale. Oggi tutti possiate, in qualche modo, di come questa maggioranza abbia dato un cambio di passo, si può prospettare un futuro per questa città”.

Ore 11.13 – Stefano Fassina (Sinistra x Roma): “Mi aspettavo qualche elemento in più oggi su questa opera. Non abbiamo un documento che ci consenta di fare una valutazione. Lei dice che non si tratta di un altro progetto, ma non è così. Il riassetto delle cubature va a coprire un’area molto più estesa, cambiamento significativo. Dissenso per questo progetto fatto dal Comune e dai proponenti, le criticità rimangono a partire dalla localizzazione. Qualora il progetto si realizzasse sarebbe una grande speculazione edilizia. La Conferenza dei Servizi è chiusa, la proroga è stata data e sono stati espressi pareri negativi, è necessario far ripartire l’iter. Le regole vengono modificate per interessi particolari. L’impatto sulla collettività passa anche sulla qualità della vita, che vale almeno quanto l’impatto finanziario. La soglia degli edifici deve essere minore ai 10 mila mq. Noi presentiamo un ordine del giorno con un dispositivo breve, chiediamo all’Amministrazione di portare in questa Aula il progetto che intendono discutere prima del 5 aprile in modo tale che in consiglieri possano valutarlo“.

Ore 11.00 – Michela Di Biase: “La verità è che il progetto Stadio della Roma non ce l’avete pronto. Chiunque pensava di trovare oggi un nuovo progetto era in malafede, o non sapeva di cosa parlasse. Questa fu una dichiarazione fatta dal Sindaco e dal Presidente della Roma che prevedeva l’accordo di un nuovo progetto. Ora non debbo convincervi della delibera Caudo, però alcune cose è bene ricordarle. Spesso con la propaganda si raccontano cose non vere. Dobbiamo raccontare alla città quello che realmente prevedeva la delibera dello Stadio della Roma e quella che avete voi solo in mente. È evidente che voi avete raccontato alla città una cosa non vera. Lo Stadio della Roma è una cosa che verrà molto procrastinata nel tempo. Una città bloccata per le guerre intestine del movimento.Qualche mese fa c’è stato un appuntamento promosso dalla facoltà di economia de La Sapienza a cui partecipò la Roma. Si parlava di un investimento privato in grado di generare un aumento del PIL di oltre 5 miliardi di euro in solo 3 anni. Venne definito come il maggior investimento sociale mai iniziato a Roma. Il progetto Stadio della Roma avrebbe generato un introito 2 volte e mezzo superiore all’EXPO. Questo il progetto votato in precedenza, non lo dice il PD ma l’università. Le opere pubbliche citate dall’Assessore erano già state previste. Qui si prendono le scelte sui gusti della Raggi, tipo le torri che non le piacciono. Quello che sta a cuore a noi sono le opere pubbliche votate nella delibera Caudo. […] Se voi riducete il commerciale e tagliate le opere pubbliche, non è un progetto degno di essere portato a discussione. […] Si dovevano fare tante opere pubbliche nuove, come il nuovo ponte. Anche la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano era già prevista dalla delibera Caudo, perché vi prendete merito di cose che non avete fatto? Avevamo chiesto la contestualizzazione delle opere pubbliche, non prima lo Stadio e poi le opere a babbo morto. Mi auguro che vorrete raccontare veramente cosa fare sul progetto Stadio della Roma“.

Ore 10.45 – Fabrizio Ghera (Consigliere dell’Assemblea Capitolina): “Abbiamo assistito per mesi a polemiche sterili a cui l’AS Roma ha dovuto difendersi. È evidente che Roma non attragga più investimenti da parte dei privati. La legge consente ai privati di fare domanda per la costruzione degli impianti: abbiamo lo stadio Flaminio, il Foro Italico. Per quanto riguarda la Roma c’è Campo Testaccio. Serve un recupero dell’impiantistica presente, altrimenti dobbiamo avere aree di degrado come quella del Flaminio. Per il progetto dello Stadio della Roma dico sì se il Comune non si dimentica dell’impiantistica precedente. Il Comune di Roma per il progetto di Tor di Valle non deve metterci un euro, ma dobbiamo dire sì o no in tempi certi, altrimenti a Roma non investirà più nessuno. Roma deve avere due squadre di calcio competitive a livello nazionale e internazionale“.

Ore 10.23 – Luca Montuori (assessore all’Urbanistica): “Questa amministrazione intende promuovere una delibera di Giunta che riconsideri il pubblico interesse individuando i principi per la realizzazione di un nuovo progetto. Un progetto che permetta una revisione della precedente delibera a partire da una riparametrazione e riformulazione delle opere che determinano l’interesse pubblico dell’intervento. E quali sono i principi di cui intendiamo tenere conto? Ovviamente l’accessibilità dell’area prevalentemente con mezzi pubblici su ferro, con il mantenimento del ponte ciclopedonale che collegherà lo stadio con la stazione di Magliana della Fl1: molti sostengono che nessuno andrà allo stadio a piedi, ma oggi chi va all’Olimpico parcheggia a 2-3 chilometri di distanza e poi va a piedi, mentre Magliana dista solo 800 metri dai nuovi ingressi dello stadio ed è quindi un nodo fondamentale da considerare. Sarà garantito il miglioramento del servizio con un minimo di 16 treni all’ora sulla Roma-Lido, ma non solo sul tratto che porta da Porta San Paolo a Tor di Valle, perché non abbiamo a cuore solo chi va allo stadio, bensì su tutta la tratta fino a Ostia. Un intervento che terrà conto, come richiesto dalla Regione in conferenza dei servizi, di investimenti già stanziati per l’ammodernamento della linea e che si concretizza quindi nell’integrazione e nella dotazione di materiale rotabile sulla linea, questo è l’impegno che deve prendere il Comune di Roma senza sfuggire a una collaborazione necessaria su una infrastruttura che serve ai cittadini, perché se si fa si è miopi. Vogliamo lavorare sul miglioramento dell’accessibilità carrabile, infatti la sostanziale diminuzione dell’impatto delle cubature del business park prevista dagli accordi che si sono già cominciati a prendere permetterà una importante revisione delle opere stradali. Prima erano necessari ponti e svincoli stretti nei pochi spazi liberi, oggi si può procedere a una semplificazione di tutto questo sistema senza togliere qualità. Ma soprattutto per noi è necessario che la via Ostiense venga messa in sicurezza e venga ri-ampliata non solo nel pezzo che va dal Gra allo stadio, perché questo non configura secondo noi un interesse per tutta la città ma solo per chi va allo stadio. Non è che il mercoledì mattina i cittadini possono farsi un paio di chilometri in quarta per poi rimbottigliarsi lungo l’Ostiense: noi vogliamo che lungo tutto il tratto che va dal Raccordo a viale Marconi questo intervento possa permetterci di favorire una migliore viabilità. Un allungamento del percorso che ci permetterà anche di arrivare fino al ponte dei Congressi, un intervento di cui fino a oggi non si è parlato perché si è pensato sempre e soltanto all’ansa in cui sta lo stadio, che è un piccolo pezzo di un sistema urbano in cui si muovono milioni di persone che arrivano da lontano: il ponte dei Congressi è un progetto finanziato dallo Stato ed è un intervento che serve a tutta la città, raccoglie i traffici di tutta la parte dei Colli Portuensi e li porta dentro Roma, quelli della Roma-Fiumicino da Civitavecchia e li porta dentro un sistema urbano, non allo stadio. Un altro obiettivo importante – ha aggiunto – è il superamento del rischio idrogeologico. Come è noto molte delle condizioni che esistevano al momento in cui è stato depositato il precedente progetto sono cambiate, i rischi idrogeologici sono stati rivalutati non dal Comune di Roma ma dalle autorità che ne hanno la assoluta competenza. Sono stati rivisti i rischi ambientali: il nuovo progetto dovrà tener conto dei rischi che l’edificazione in quell’area comporta. Quindi non solo l’innalzamento dei fattori di rischio del fosso di Vallerano che rende a oggi l’area inedificabile a meno di importanti interventi di mitigazione ambientale. Ma i pareri che sono stati emessi riguardano anche moltissime prescrizioni che sono legate a mantenere l’equilibrio del sistema Tevere con la tutela delle rive, il mantenimento degli ecosistemi, l’inserimento di un insieme di piantumazioni che ricostruiscano l’ecosistema Tevere. Sono tutte prescrizioni che grazie alla diminuzione delle cubature potranno essere garantite all’interno di un parco fluviale più grande e che nessuno si è mai sognato di eliminare come altri sono stati capaci di dire in trasmissioni televisive“.

Ore 10.18 – Il numero di consiglieri, 27, è stato raggiunto, la seduta può iniziare.

Ore 9.59 – Anche al secondo appello manca ancora il numero legale per aprire la seduta.

Ore 9.39 – La seduta è stata sospesa per la mancanza del numero legale dei consiglieri, infatti ne sono presenti soltanto sei. Un nuovo appello verrà fatto tra 20 minuti.

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