LIVE TRIGORIA (FOTO E VIDEO HD), conferenza Garcia: “Adesso non dobbiamo pensare al primo posto, ma a vincere per mantenere il secondo. I miei giocatori non devono perdere fiducia in loro stessi e nella squadra. C’è solo da lavorare stando zitti. Io condottiero della Roma? Chiedetelo ai giocatori”

LIVE TRIGORIA – Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico giallorosso, Rudi Garcia, alla vigilia della trasferta della Roma a Verona, in programma domani alle ore 15:

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Come si motiva lo spogliatoio in un momento del genere?
Si motiva per la gara che arriva, c’è solo il fatto di vincere e di mettere tutto in campo per uscire da questo momento in cui pareggiamo quasi sempre. La mia motivazione principale è che ogni singolo non perda fiducia in sé stesso e nella squadra. Quando una squadra non prende rischi non ha tutta l’opportunità di vincere, lavoro su questo facendo vedere cosa hanno fatto i giocatori in un passato recente“.

La Juve ha vinto ieri…
Nella nostra posizione c’è da fare di tutto per vincere questa partita e lavorare stando zitti. Fino a che non vinciamo più partite di fila non serve a niente parlare del primo posto, noi dobbiamo fare di tutto per difendere il secondo posto, che è il migliore atteggiamento per attaccare il primo. A meno dieci non si parla di questa cosa, si parla solo di vincere a Verona“.

La Juve ha vinto giocando male…
Hanno vinto con la giocata di un singolo, di un campione, ne hanno tanti. Anche noi abbiamo giocatori che possono fare la differenza se la squadra va meno bene, di giocatori forti ne abbiamo“.

Perché mancano queste giocate decisive?
L’hanno fatto e lo sanno fare, ognuno di loro deve tornare al 100% e non perdere fiducia in sé stessi. Ci sono grandi giocatori che possono vincere le partite, possono risolverle collettivamente, ma anche singolarmente“.

Avrebbe preferito altro sul mercato?
La responsabilità di avere una Roma seconda in classifica in questo momento è di tutti. La responsabilità di essere usciti dal girone di ferro della Champions è di tutti. Il mercato è ottimo, ma è difficile gestire il timing, sapevamo degli africani, ma non sapevamo che avrebbero vinto la Coppa D’Africa. Ibarbo è arrivato e dopo due giorni si è infortunato, la responsabilità dei risultati della Roma è di tutti, siamo tutti sulla stessa barca, siamo responsabili delle cose buone e di quelle meno buone“.

Lei avverte questo cambiamento di atmosfera intorno alla sua figura?
Lei può parlare per lei, per la stampa, non per i miei tifosi. Io faccio in modo di portare il migliore gioco e i migliori risultati, lavoriamo sul lungo periodo per costruire una grande squadra e una grande rosa nel futuro. Questa città ha tanti anni, ci dà tanta forza e ci dà un esempio di quanto è grande questa città e di quanto può diventare grande questa Roma. Non lavoriamo per vincere uno scudetto ogni trenta anni, lavoriamo per lottare ogni anno sullo scudetto. Meglio lavoriamo e prima anticipiamo le cose, più presto saremo forti, non è che aspettiamo il nuovo stadio per avere soldi, potenza e pressione, facciamo in modo di spingere al massimo da ora. C’è un momento difficile, è ovvio, ma è anche normale vista la storia da quando sono arrivato e vista la storia di quest’anno soprattutto. Siamo più forti se i giocatori sentono la fiducia dell’ambiente e sinceramente mi sembra che sarebbe un’ottima cosa per tutti se la Roma ha il successo che prevede di avere, anche per voi e per i nostri tifosi. Se ognuno capisce che è giusto avere un avviso critico, che ci fa migliorare, ma le cose devono essere obiettive, se abbassiamo il livello di fiducia di tutti non andiamo sulla giusta strada“.

La squadra si abbassa troppo, perché?
Bisogna rimettere le cose nelle condizioni del momento. L’ho spiegato dopo il Feyenoord: non è che siamo sopra col punteggio e decidiamo di essere più compatti dobbiamo difendere in tribuna dietro la porta, non dobbiamo smettere di pressare. Ricordo che questa squadra ha perso due partite in tutta la stagione, con il Cagliari siamo riusciti a raddoppiare, forse è umano proteggere il risultato, ma ovviamente ci porta a dare più opportunità ai nostri avversari. Speriamo di non prendere un gol in fuorigioco ogni volta, ma dobbiamo essere più compatti e fare un pressing pazzo, dobbiamo giocare come nel primo tempo, è il nostro marchio di fabbrica“.

Quanto tempo serve per stabilizzarsi al alti livelli?
Servirà tempo, servirà lavorare, il Presidente è la giusta persona per arrivare a questo punto. C’è sempre una relazione da fare tra potenza economica e risultati del club, ma chiedete a Pallotta, lui gestisce il percorso dove vogliamo arrivare tutti, in alto in Italia e piano piano in Europa. Lui sa molto meglio di me il timing, sarà qui a fine febbraio“.

Lei è il condottiero di questa squadra?
Bisogna chiedere ai giocatori, io non vedo nessun cambio di atteggiamento tra loro e me. Ma chiedetelo ai giocatori, è una domanda intelligente“.

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