Castan. Roma nel cuore, il futuro Samp

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Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Quattro anni in una valigia. Leandro Castan si prepara, suo malgrado, a lasciare la Roma: Sabatini ha trovato l’accordo per cederlo in prestito alla Sampdoria, ricomponendo così la frattura provocata dall’affare Schick. Alla fine l’attaccante ceco, classe ‘96, andrà in ritiro con Spalletti mentre Castan, salvo imprevisti dell’ultimo momento, si rimetterà in gioco agli ordini di Montella.

DETTAGLI – La firma sul contratto verrà apposta al ritorno del giocatore dalle vacanze in Brasile ma in sostanza tutto è già stato definito: Castan si trasferirà in prestito secco, senza obbligo né diritto di riscatto, a titolo gratuito. E la Roma parteciperà al pagamento dello stipendio, 2,5 milioni netti, per circa un terzo. Anche l’altra squadra della città, il Genoa, si era fatto avanti ma alla fine l’ha spuntata la Sampdoria, che dovrebbe garantire al nuovo arrivato un posto da titolare.

LEGAMECastan è molto emozionato in queste ore. Mai avrebbe voluto lasciare Roma e la Roma, dove anche la famiglia si era trovata molto bene. Ancora un mese fa confidava: «Spero di restare, io qui sto bene, ma vedremo». Ha accettato di andare via quando ha capito che gli sarebbe toccata un’altra stagione da spettatore. Dopo l’intervento alla testa che aveva messo a rischio la sua vita, oltre che la sua carriera, era tornato titolare con Garcia alla prima giornata dello scorso campionato, a Verona, dimostrando di non essere ancora pronto ai ritmi della Serie A. Ed è stato ancora il Verona, alla prima di Spalletti nel girone di ritorno, a convincerlo della realtà: non poteva dare un contributo positivo alla squadra. Da qui il lungo messaggio scritto ai tifosi sui social network, all’insaputa della società che si trovò di fronte al fatto compiuto proprio nei giorni in cui – era aperto il mercato invernale – stava provando a piazzarlo in prestito a un paio di società brasiliane. «Pensavo di essere a posto, non era così, quindi devo ancora lavorare molto». Un’ammissione di debolezza che commosse i tifosi ma obbligò Spalletti a rivedere i suoi piani: dopo il frettoloso acquisto di Zukanovic, preso proprio dalla Sampdoria, Castan non ha più giocato neppure un minuto nella Roma: la sua stagione si è conclusa malinconicamente, con sole 6 presenze tra campionato e Coppa Italia.

PILASTRO – Acquistato nell’estate 2012 e presentato da Sabatini attraverso un paragone con lo spagnolo Piqué, Castan ha giocato la sua migliore stagione nel primo anno di Garcia, in coppia con Benatia che guarda caso ora potrebbe tornare alla Roma. Poi due anni d’inferno provocati da quella strana parola, «cavernoma», che gli impediva di stare in piedi. Recuperato a tutti gli effetti per l’attività agonistica, adesso ha bisogno di giocare con continuità per sentirsi di nuovo un calciatore importante: la Sampdoria può essere la squadra giusta per riprendere la strada. Nel 2017 poi, quando Castan avrà compiuto 31 anni, la Roma deciderà il da farsi.

ALTRESabatini intanto sta lavorando sulle altre cessioni, che gli servono ad accatastare denaro utile per il bilancio in chiusura. Praticamente definito Iago Falque al Torino (prestito da un milione con diritto di riscatto), in granata dovrebbe andare anche Ljajic per circa 7 milioni. Il giovane Sanabria ha qualche estimatore in Spagna ma vorrebbe provare un’esperienza al Tottenham, per giocare la Champions League. L’altro baby Machin, protagonista dello scudetto Primavera, tratta con l’Hoffenheim: plusvalenza che porterebbe un altro milione. Ma il vero affare per la Roma sarebbe la vendita di Seydou Doumbia ai messicani del Tigres: sulla scrivania di Sabatini è arrivata un’offerta da 10 milioni. Sarebbe tutto semplice se Doumbia non avesse deciso da tempo di tornare in Russia, al Cska. Peccato che da Mosca nessuno offra un centesimo. Più facile è semmai un passaggio al Basilea, dove Sabatini voleva dirottarlo già a gennaio: in Svizzera preparano un’offerta da 7 milioni.

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