Black Friday, Monchi pensa a Darmian

Corriere dello Sport (R.Maida) – Un altro azzurro per la Roma. Per ora è solo un’idea, o meglio una vecchia idea che ritorna e che ha portato a qualche contatto sul sofisticato asse dei mediatori. Ma Monchi è tornato vigile su Matteo Darmian, terzino del Manchester United, tra i pochi a salvare la faccia nel doppio spareggio mondiale con la Svezia e non solo per il palo colpito a Stoccolma. Durante il viaggio a Boston, che è servito per fare il punto sul bilancio e sulle disponibilità finanziarie relative al mercato di gennaio, Monchi e Baldini hanno concordato con Pallotta l’ipotesi di rinforzare la rosa, spogliata almeno per questa stagione dai muscoli e dalla corsa di Rick Karsdorp, il terzino destro che nei programmi estivi doveva essere il titolare fascia.

SONDAGGI – Gli uomini mercato della Roma si sono confrontati sulle possibilità compatibili con un budget piuttosto sobrio, convenendo che Darmian possa essere il giusto compromesso tra le necessità tecniche e l’esborso economico. Specialmente se Mourinho accettasse di liberarlo in prestito con diritto di riscatto: in fondo nel Manchester United, in cui ha giocato novanta minuti le ultime due partite di Champions, non viene utilizzato con continuità e potrebbe essere ceduto, soprattutto se la chiamata arrivasse da una squadra italiana. Non è più giovanissimo (a dicembre compirà 28 anni) ma ha la giusta esperienza internazionale per aiutare la Roma nell’immediato. Potendo giocare anche a sinistra, tra l’altro, verrebbe utile a Di Francesco anche come vice Kolarov, in attesa che Emerson Palmieri recuperi la migliore condizione.

CONDIZIONI – Tutto ovviamente è subordinato però alla qualificazione agli ottavi di Champions League, che secondo i calcoli della società garantirà circa 20 milioni di introiti tra premi Uefa, incassi al botteghino e market pool. Nella malaugurata circostanza di una retrocessione in Europa League, di cui comprensibilmente a Trigoria non vogliono neppure sentir parlare, Monchi avrebbe invece poche risorse da investire nel mercato invernale.

MONITOR – Il terzino destro in ogni caso è un chiodo importante nel processo di assestamento dell’organico. Perché Florenzi per Di Francesco non è un terzino di ruolo e perché Bruno Peres, per quanto cresciuto nell’applicazione e nell’affidabilità rispetto al primo anno romanista, non può essere considerato una prima scelta quando il livello si alza (e a Madrid si è visto). Del resto, se la Roma aveva investito oltre 15 milioni su Karsdorp, un motivo c’era. Ma se Darmian, o un profilo alla Darmian, si rivelasse irraggiungibile, non verranno spesi soldi a caso. Monchi aveva proseguito il lavoro di carotaggio, di esplorazione geologica, anche nella sua Spagna, per capire le prospettive di alcuni giocatori di sicuro rendimento: da Aleix Vidal del Barcellona a Vrsaljko dell’Atletico, fino al “solitoNacho Fernandez, sul quale qualche voce di sponda madridista aveva alimentato speranze, ma è impensabile che un difensore titolare del Real Madrid possa spostarsi a metà stagione. Tanto più che, per Zidane, Nacho rappresenta un’opzione sia da esterno che da centrale. Quanto a Vrsaljko, lanciato da Di Francesco al Sassuolo, Monchi ha saputo che il Napoli è molto in vantaggio per il suo acquisto avendo presentato un’offerta importante all’Atletico. Aleix Vidal infine, venduto al Barcellona proprio da Monchi ai tempi di Siviglia, difficilmente si muoverà alle condizioni richieste dalla Roma. E poi ha uno stipendio alto. Piace eccome però: se arrivasse un segnale…

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