Benatia vuole Italia e Inter In avanti spunta Sansone

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La Gazzetta dello Sport (M. Brega/M. Dalla Vite) – Una volta l’avvocato Agnelli disse: «A casa Zidane è la moglie a portare i pantaloni». Espresse il concetto qualche giorno dopo la firma sul contratto del passaggio di Zizou dalla Juve al Real. Il concetto è che diversi calciatori scelgono in base agli umori famigliari. In questo circolo potrebbe rientrare anche Mehdi Benatia. L’idea dell’Inter di riportare il difensore in Italia si poggia anche su queste fondamenta.

GENNAIO E ALTERNATIVA Già: perché un anno dopo, Monaco di Baviera non è ancora stata digerita dalla famiglia Benatia. Avrebbe voluto lasciare il Bayern già nella finestra di gennaio, ma i contatti con la Roma non sbocciarono per un ritorno nella Capitale. Così è rimasto, vincendo la Bundesliga. Per questo l’Inter si è mossa, conosce la situazione del giocatore e sa che lo stipendio (3,5 milioni di euro) non è improponibile. I rapporti con il Bayern sono ottimi – vedi Shaqiri – e anche per questo esiste un margine di manovra. Insomma, siamo dentro ai lavori in corso. Silenziosi ma in corso. E non è un caso che il giocatore abbia chiamato alcuni interisti per sondare il progetto. Fra le alternative si è vociferato di Abdennour (Monaco), ma l’Inter ha puntato forte il franco-marocchino.

PAGA KOVACIC? E CORIC… Come detto, i soldi richiesti dal Bayern (22 milioni) potrebbero arrivare dalla cessione al Liverpool di Kovacic: ieri il ds Ausilio avrebbe incontrato in centro a Milano una delegazione dei Reds. L’offerta iniziale di 10 milioni è salita a 18 e ieri potrebbe essere stata alzata: l’Inter chiede almeno 25. Lo stesso Ausilio ha anche visto il procuratore di Mateo parlando di Ante Coric classe ’97 della Dinamo Zagabria (costa solo… 20 milioni). L’ingaggio dello slovacco Duda, poi, spingerebbe la cessione di Kovacic, ma intanto potrebbe anche ingolfarsi il discorso Alvarez: il Sunderland non vuole riconoscere l’obbligo di riscatto (a 10,5 milioni); l’Inter ha la forza delle carte. Si arriverà alla Fifa?

YAYA E KONDOGBIA Torniamo alla difesa: per completare il reparto arretrato servono altri elementi sugli esterni (Mayke del Cruzeiro, piace; Sala del Verona pure; su Telles zero conferme), ma intanto si prova a sistemare il nucleo. Il cuore, ovvero il centrocampo, è un discorso più articolato. Yaya Tourè è più «no» che «forse», ma le vie del mercato sono infinite e a fine maggio nessuno merita una porta in faccia. Mancio e l’ivoriano si sarebbero sentiti: è ancora interlocutorio tutto, anche perché Yaya aspetta di rientrare dalla tournée. In cima alle alternative c’è Kondogbia: vorrebbe cambiare aria anche lui, ma i 40 milioni trattabili e la forte concorrenza danno a tutto una dimensione non impossibile ma difficile.

MELO TWITTA Nessuno, però, dimentica Thiago Motta (o rinnova o va all’Inter), Allan (all’Udinese andrebbero soldi e un giovane in prestito), lo stesso Lucas Leiva (a gennaio il Liverpool voleva 12 milioni, il prezzo è sceso) e Felipe Melo. Proprio lui, che ieri ha fatto parlare di sé per una curiosa scelta social. Durante la giornata il suo account Twitter ha smesso per poco di seguire il Galatasaray per iniziare a farlo con quello di Mancini, suo ex tecnico a Istanbul. Sembrava un messaggio subliminale. Il suo agente, nel frattempo, ammette: “Nulla di ufficiale, ma c’è stato qualche contatto con l’Inter. Lui e Mancini si sentono spesso”.

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