“Io ho fiducia nei confronti delle istituzioni e ho anche fiducia che quello che è successo possa lasciare un segno in termini di responsabilità“. Lo ha detto Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B, parlando della telefonata Lotito–Iodice a margine di un evento in Campidoglio.
Domani Iodice, dg dell’Ischia, sarà ascoltato dal procuratore federale Stefano Palazzi, che ha aperto un’inchiesta sulla telefonata incriminata: “Cosa mi aspetto? In questi casi non bisogna esasperare i toni ma nemmeno voltarsi dall’altra parte o buttare la polvere sotto al tappeto -ha risposto Abodi-. Ma se metto insieme la fiducia nelle istituzioni e il fatto che certe affermazioni abbiano fatto riflettere un po’ tutti, penso che non ci si debba far prendere dalla preoccupazione che finisca tutto in un nulla di fatto. Ma ripeto: non è un fatto personale, io parlo di principi“.
Dopo il clamore suscitato dalla vicenda, il presidente federale Carlo Tavecchio ha tolto la delega alle riforme a Lotito e chiesto alle componenti del consiglio di indicare un proprio rappresentante per una commissione ad hoc: “Io do una lettura diversa: Tavecchio ha preferito accentrare sul presidente federale quella che deve essere una responsabilità di sistema, avendo percepito una difficoltà da parte di chi aveva la delega di operare in termini sistemici“, ha evidenziato Abodi, che poi si è espresso così sulla possibilità che la Lega serie A indichi proprio Lotito come proprio rappresentante per la commissione.
“Io non ne faccio un fatto personale, per me è più importante che si stabilisca in questi pochi giorni un metodo di lavoro. Chiunque dovesse porre un veto sarebbe scorretto nei confronti del soggetto che deve delegare, cioè la Lega Serie A: è un problema che riguarda loro. Mi auguro però che ci sia un cambio nel metodo di lavoro, altrimenti rischiamo di non risolvere un granché come successo in questi sette mesi: abbiamo fatto qualcosa ma non tutto quello che avremmo dovuto fare“.
AdnKronos
